
La vicenda della famiglia anglo-australiana di Palmoli si arricchisce di ulteriori dettagli, con particolare attenzione alla situazione finanziaria e ai rapporti con le istituzioni. I genitori, Catherine e Nathan, hanno diffuso una nota ufficiale attraverso i nuovi legali Marco Femminella e Danila Solinas, illustrando la decisione di revocare il mandato all’avvocato Giovanni Angelucci, fino a quel momento incaricato di seguire la complessa procedura giudiziaria avviata nel 2024. Secondo quanto dichiarato dalla coppia, questa scelta sarebbe stata presa “nel bisogno di ristabilire verità” rispetto a una situazione che ha “stravolto” la loro famiglia.

Rapporti con le istituzioni e gestione legale
Nella comunicazione ufficiale, i genitori sottolineano come la risoluzione del rapporto con il precedente legale sia collegata alla necessità di un confronto diretto e costruttivo con le istituzioni. Hanno dichiarato: “La scelta che ci ha indotti a revocare il mandato passa attraverso il bisogno di una comprensione e di un confronto dialettico nonché prettamente giuridico con le Istituzioni con cui abbiamo la necessità imprescindibile di interloquire”.
La questione si complica ulteriormente quando i due affrontano le voci relative al presunto rifiuto di soluzioni abitative alternative, definite dalla coppia “informazioni scorrette”. Hanno precisato: “Non è assolutamente vero. Non sappiamo da chi siano state veicolate tali informazioni, ma chi lo ha fatto ha agito in modo scorretto e diffondendo falsità“.


Famiglia nel bosco: le dichiarazioni dei genitori sulla lingua e sul benessere dei figli
Un nodo centrale del caso riguarda la comprensione linguistica degli atti giudiziari. Catherine e Nathan sostengono di aver avuto difficoltà a comprendere appieno i documenti ufficiali a causa della lingua. “Solo due giorni fa, infatti, siamo riusciti a leggere per la prima volta l’ordinanza in lingua inglese e l’abbiamo compresa nella sua interezza”. La coppia ribadisce che ogni decisione, incluso il trasferimento in Abruzzo, è stata presa nell’interesse esclusivo dei tre figli, definiti il “baricentro unico e indiscusso” della famiglia.
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