
Famiglia nel bosco, la scoperta è sconvolgente: cosa leggevano a casa –Il caso dei bambini allontanati dalla famiglia di Palmoli, nel Chietino, continua a occupare il dibattito pubblico. La vicenda, che vede contrapporsi sostenitori dei genitori e difensori del provvedimento del tribunale per i minorenni, si arricchisce ora di un ulteriore elemento destinato a far discutere ancora di più. Dopo giorni di polemiche sull’abitazione, sull’istruzione e sulla socialità dei minori, emerge un dettaglio inedito che riguarda la scelta educativa della madre.

Famiglia nel bosco, la scoperta è sconvolgente: cosa leggevano a casa
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, la madre dei tre ragazzi avrebbe adottato come riferimento un manuale educativo dal titolo “I vostri figli hanno bisogno di voi”, opera dello psicologo Gordon Neufeld e del medico Gabor Maté. Il libro sostiene una tesi controcorrente: per uno sviluppo equilibrato, dicono gli autori, il legame principale del bambino dovrebbe rimanere quello con i genitori, considerato più formativo rispetto al rapporto con i coetanei. Una visione che, se da un lato trova consensi in alcune correnti pedagogiche, dall’altro si scontra con l’idea tradizionale di scuola e socializzazione proposta dalle istituzioni italiane. E in un caso già così delicato, la scelta del testo non poteva che accendere ulteriormente le discussioni.

L’asocialità come rischio? Il tema che divide esperti e opinione pubblica
Il punto più controverso riguarda proprio il concetto di “asocialità”, al centro del provvedimento con cui il tribunale ha motivato la sospensione temporanea della responsabilità genitoriale. L’isolamento dei bambini, la mancanza di contatti con altri coetanei e la scelta di un’educazione quasi interamente familiare sono stati infatti individuati come elementi che possono incidere negativamente sulla crescita.
La scelta del manuale, che ridimensiona l’importanza del gruppo dei pari, viene ora letta da alcuni commentatori come la conferma di un approccio educativo distante dai canoni ritenuti necessari per garantire uno sviluppo armonico. Per altri, invece, si tratta di un metodo alternativo, criticabile ma non certo sufficiente a giustificare un allontanamento.
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