La malattia, il coraggio, la fine
Poi, improvvisamente, il dolore. Un linfonodo gonfio che non si sgonfiava mai si rivelò essere un carcinoma squamoso alla testa, al collo e alla gola. Roach non vedeva un medico da 25 anni. La diagnosi fu devastante. Nonostante un ciclo aggressivo di radio e chemioterapia, a inizio 2025 il tumore si era già diffuso ai polmoni e al fegato. Jennifer lasciò il lavoro per stargli accanto. Vendette il plasma per affrontare le spese mediche e, su consiglio della band e degli amici, aprì una raccolta fondi online. «Mi vergognavo, pensavo di dovercela fare da sola», ha confessato, «Ma le dimostrazioni d’affetto da parte di fan e amici sono state incredibili».

L’ultimo atto, da protagonista
Fino all’ultimo, David Roach ha vissuto come aveva sempre fatto: con intensità, autenticità, senza filtri. Il matrimonio con Jennifer non è stato solo un gesto d’amore, ma anche un modo per chiudere il cerchio, per lasciare qualcosa di bello in mezzo al dolore. Una scena che sembra scritta per una canzone, e invece è vita vissuta. Fino in fondo.