
Negli ultimi giorni Milano è stata al centro di un’allerta sanitaria che ha sorpreso molti cittadini. In due edifici della città, tre residenti sono stati colpiti da un’infezione respiratoria che inizialmente poteva sembrare influenza, ma che in realtà ha un nome più inquietante: legionellosi. Uno dei pazienti ha dovuto essere ricoverato, spingendo la comunità a correre ai ripari per evitare nuovi contagi. Ma cosa c’è dietro questa malattia e come difendersi?
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Cos’è la legionellosi e perché fa paura
La legionellosi, conosciuta anche come malattia del legionario, è causata dal batterio Legionella pneumophila. Questa malattia può presentarsi in due forme:
• Malattia del legionario: la forma più grave, che può evolvere in polmonite acuta.
• Febbre di Pontiac: meno grave, provoca febbre alta e malessere generale, senza colpire direttamente i polmoni.
La malattia può colpire chiunque, ma rischiano di più persone anziane, immunodepresse o con patologie croniche. La chiave è riconoscere i sintomi prima che la situazione peggiori.
Come si diffonde il batterio
Il batterio Legionella vive naturalmente in ambienti acquatici caldi, come laghi o fiumi, ma il vero pericolo si manifesta quando invade tubature di edifici, uffici o luoghi pubblici. Il contagio avviene esclusivamente per inalazione di aerosol contaminati, cioè piccole gocce d’acqua sprigionate da docce, rubinetti, condizionatori o deumidificatori. Non esiste trasmissione diretta da persona a persona.

Sintomi da non sottovalutare
I segnali più comuni di legionellosi sono facilmente confondibili con quelli dell’influenza, ma richiedono attenzione:
• Febbre alta e brividi
• Tosse secca o produttiva
• Mal di testa intenso
• Dolori muscolari e spossatezza
• Perdita di appetito
Una diagnosi precoce è fondamentale: intervenire subito può fare la differenza tra un’infezione gestibile a casa e un ricovero necessario.
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