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Filippo Turetta, la diagnosi sconvolgente della Bruzzone: “Era una trappola”

Social. Filippo Turetta, Roberta Bruzzone traccia il profilo psicologico del ragazzo. Nella giornata di oggi, 25 Novembre 2023, Filippo Turetta dovrebbe tornare in Italia dove risponderà alla giustizia italiana dell’omicidio della sua ex fidanzata, la 22enne Giulia Cecchittin. La criminologa Roberta Bruzzone ha tracciato il profilo psicologico del ragazzo: la sua diagnosi ha lasciato tutti quanti senza parole. (Continua a leggere dopo la foto)

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Filippo Turetta, Roberta Bruzzone traccia il profilo psicologico del ragazzo

La criminologa Roberta Bruzzone ha tracciato, attraverso le pagine de Il Messaggero, il profilo psicologico di Filippo Turetta accusato di aver ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchettin: “Gli elementi per una diagnosi, almeno comportamentale, ci sono tutti. Emerge non solo una personalità narcisistica, ma il ricatto emotivo. Una modalità parassitaria e vessatoria di imporre la propria presenza. Lo si intuisce dal fatto che si voleva ingerire in tutte le scelte che faceva Giulia. Di interferire nella sua vita. Ricatto emotivo come principale strumento di relazione: ‘non fai quello che dico io, mi uccido’; ‘se mi lasci, mi uccido'”.

Sul fatto che il ragazzo abbia ammesso di volersi suicidare, la Bruzzone ha detto: “È uno strumento ricattatorio di matrice manipolatoria. Non ha mai avuto intenzione di uccidersi. Tanto è vero che, quando ne avrebbe avuto ben donde, non l’ha fatto. E questo vuol dire che non ha mai avuto reali propositi suicidari, altrimenti quale occasione migliore se non quella successiva a un evento di questa gravità. Se fosse stato veramente un soggetto con tendenze suicidarie, non sarebbe sopravvissuto all’evento. La sua sopravvivenza è la testimonianza che non aveva mai avuto intenzione di uccidersi, neanche prima”. (Continua a leggere dopo la foto)

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“Vorrei sparire dalla sua vita, ma ho paura si possa fare del male”

Giulia Cecchettin diceva: “Vorrei sparire dalla sua vita, ma ho paura si possa fare del male”. Roberta Bruzzone ha commentato così questa frase: “Quello è l’aspetto manipolatorio. È la maschera che lui indossava, perché aveva capito che era un modo efficace per tenere agganciata Giulia. Ma in realtà lui non è mai stato quella persona. Probabilmente Giulia l’ha visto veramente fino in fondo solo quella sera, ha visto davvero il vero volto di Filippo. Lui è stato molto abile a mascherarsi, probabilmente per buona parte della sua vita. Questo lato è emerso soltanto nel momento in cui Giulia lo voleva lasciare definitivamente”.

Poi la Bruzzone ha parlato di “covert passivo aggressivo”: “Ci sono diversi modi in cui la patologia narcisistica può manifestarsi. Ci sono quelli un po’ più evidenti: quelli arroganti, che sono convinti di essere i migliori del mondo; quelli che, se ci parli, la prima cosa che vogliono mettere in chiaro è che comunque sono migliori di te. Quindi hanno questo aspetto evidente, over, aperto, cioè è osservabile. E poi ci sono quelli più subdoli, quelli passivo aggressivi, quelli coperti o covert. Che hanno invece lo stesso Sé grandioso, ma temono terribilmente il fallimento. Quindi lo tengono un po’ più custodito, un po’ più nascosto. Si travestono da ragazzi per bene, attenti ai valori, attenti agli altri devoti. Sono apparentemente molto dimessi, molto tranquilli, finché va tutto come dicono loro”.

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