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Finge di togliersi la vita e scompare nel nulla: ecco cosa rischia ora

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Ha messo in scena un finto suicidio ed è scomparso nel nulla. La storia di quest’uomo è divenuta famosa nel nostro paese lo scorso 20 settembre, quando la trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto?” ha annunciato che l’uomo scomparso il 7 luglio 2013 non si era suicidato. In questo articolo vi sveliamo che cosa rischia adesso quell’uomo. (Continua…)

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La storia di Adamo Guerra e del finto suicidio

Adamo Guerra è scomparso nel nulla dal 7 luglio 2013, lasciando una serie di lettere in cui annunciava l’intenzione di suicidarsi. All’epoca aveva 45 anni e gestiva un negozio di casalinghi a Lugo, in provincia di Ravenna. Adamo era stato sposato con Raffaella Borghi, ma i due avevano divorziato due anni prima della scomparsa. La coppia aveva due figlie. La sua storia è divenuta famosa in Italia lo scorso 20 settembre, quando, durante la puntata di “Chi l’ha visto?“, è stato annunciato che in realtà Adamo non si era suicidato. Dopo circa dieci anni, infatti, è stato rintracciato a Patrasso, in Grecia, dove si era rifugiato. (Continua…)

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Cosa rischia adesso

Ci teniamo a precisare che nei confronti di Adamo Guerra non è stato aperto nessun fascicolo d’indagine. Il reato di procurato allarme, che si potrebbe configurare nei suoi confronti, va in prescrizione dopo quattro anni. Per un’inchiesta penale, inoltre, si potrebbero aprire profili di competenza territoriale. Il Corriere della Sera, però, spiega che altri reati si potrebbero contestare nei suoi confronti. Guerra, infatti, deve rispondere ai doveri di mantenimento come ex coniuge e soprattutto come padre. L’uomo, sparendo, avrebbe violato gli obblighi di assistenza familiare, sanzionati penalmente dagli articoli 570 e 570 bis. (Continua…)

Il mantenimento delle figlie

Ad Adamo Guerra, dunque, potrebbe essere contestata la responsabilità genitoriale, in quanto le figlie, all’epoca dei fatti, erano minorenni. Il reato va in prescrizione dopo sei anni dalla data in cui sono scaduti i suoi obblighi familiari (la maggiore età) e visto che oggi le figlie hanno 22 e 26 anni, è probabile che il padre abbia ancora dei doveri. Le ragazze potrebbero costituirsi parte civile e chiedere al padre il pagamento dei danni morali ed economici. Anche l’ex moglie, Raffaella Borghi, potrebbe chiedere un risarcimento per aver dovuto crescere le figlie da sola.

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