
L’intercettazione delle navi umanitarie della Global Sumud Flotilla, partite con lo scopo di fornire assistenza a Gaza, ha innescato una serie di reazioni a livello internazionale e nazionale. Le imbarcazioni, su cui si trovavano oltre 200 attivisti provenienti da 37 nazioni, tra cui 22 cittadini italiani e 30 spagnoli, sono state fermate dalla Marina israeliana mentre navigavano nel Mediterraneo orientale. Attualmente, le procedure di identificazione e rimpatrio sono in corso, mentre le autorità israeliane sottolineano il rispetto delle norme di sicurezza e la volontà di evitare escalation.

Blocco della Flotilla: si infiamma il dibattito
Il portavoce della Flotilla ha evidenziato come la composizione internazionale dell’equipaggio rappresenti un segnale di solidarietà globale verso la popolazione di Gaza. Tuttavia, il blocco imposto ha riacceso il dibattito sul rispetto del diritto internazionale e sulla gestione delle missioni umanitarie in aree di conflitto.
Secondo quanto riferito da Saif Abukeshek, portavoce dell’iniziativa, “nelle imbarcazioni bloccate da Israele si trovavano più di 200 attivisti provenienti da 37 nazioni. A bordo, 30 partecipanti dalla Spagna e 22 italiani, molti dei quali ora in attesa di espulsione”.
L’operazione di fermo è stata condotta in acque internazionali, sollevando interrogativi sulla legittimità delle azioni intraprese e sulle implicazioni per i diritti umani dei partecipanti.

#Milano 🇮🇹 manifestazioni di supporto alla #Flotilla pic.twitter.com/cNo8xX10fh
— Il Politico Web (@ilpolitico_web) October 1, 2025
Proteste e mobilitazioni: le reazioni nelle città italiane
In seguito al blocco e all’abbordaggio della Flotilla, si sono registrate forti manifestazioni di dissenso anche in Italia. Le proteste hanno coinvolto soprattutto l’ambiente universitario e studentesco. A Milano, gli studenti dell’Università Statale hanno occupato gli spazi dell’ateneo in segno di solidarietà con l’equipaggio della Flotilla. In un comunicato diffuso sui social, gli studenti hanno dichiarato: “Come promesso, se avessero toccato la Flotilla, avremmo bloccato tutto”. L’occupazione segue il corteo organizzato la sera precedente alla stazione Cadorna e anticipa lo sciopero generale previsto per il giorno successivo.
La mobilitazione non si è limitata a Milano. A Bologna, migliaia di studenti delle scuole superiori e universitari, insieme ai collettivi, hanno sfilato per le vie del centro. I manifestanti hanno espresso il proprio dissenso verso le politiche del governo, in particolare nei confronti della premier Giorgia Meloni. Gli scontri con le forze dell’ordine sono stati caratterizzati dall’uso di fumogeni, lancio di uova e risposte con scudi e manganelli.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva