
In mare aperto, la Global Sumud Flotilla è tornata a essere presa di mira. Dopo gli attacchi denunciati nei giorni scorsi, un nuovo video notturno mostra un’esplosione a bordo di una delle imbarcazioni e alimenta l’ansia per la sorte dell’equipaggio. Nelle immagini si scorgono chiaramente momenti di terrore: urla, movimenti concitati, giubbotti di salvataggio indossati in fretta. Secondo gli attivisti, non si tratta di episodi isolati ma di un crescendo di intimidazioni: droni, interferenze radio, gas urticanti e ordigni esplosi a pochi metri dagli scafi. La domanda che serpeggia è inevitabile: cosa sta succedendo?

Il drone che ha colpito la Flotilla: nuovo attacco
La notte scorsa, in acque internazionali al largo di Creta, la spedizione ha denunciato un attacco senza precedenti: almeno 13 esplosioni e l’uso di bombe sonore e spray urticante, come riportato da Open. Numerosi droni a bassa quota hanno sorvolato le navi disturbando le comunicazioni e lanciando ordigni. Secondo LaPresse, le barche Zefiro, Morgana, Taigete e la ‘nostra’ Otaria hanno riportato danni strutturali. La portavoce italiana Maria Elena Delia ha confermato che il sostegno dell’albero della Zefiro è stato distrutto, come riportato da RaiNews.

Parlamentari, equipaggi e protezione internazionale
Un video diffuso dal Corriere della Sera mostra con chiarezza i rumori dei droni e le esplosioni che hanno fatto scattare il panico a bordo. Fortunatamente, non ci sono stati feriti, ma l’impatto psicologico e i danni materiali restano significativi.
La presenza di parlamentari italiani a bordo — tra cui Benedetta Scuderi (Avs), Marco Croatti (M5s), Annalisa Corrado e Arturo Scotto (Pd) — ha trasformato la vicenda in un caso politico oltre che umanitario. “Droni sopra di noi, conosciamo i rischi ma arriveremo a Gaza”, ha dichiarato Scotto subito dopo l’attacco, come riportato da The Guardian.
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