La vicenda giudiziaria di Garlasco si arricchisce di ulteriori sviluppi, con un’operazione di vasta portata condotta dalle autorità nei giorni scorsi. Il 26 settembre, la Guardia di Finanza di Brescia e Pavia, in collaborazione con i Carabinieri del nucleo investigativo di Milano, ha eseguito una serie di perquisizioni non solo a Garlasco ma anche in diverse altre località della Lombardia. L’azione investigativa, coordinata dalla Procura di Brescia, ha coinvolto figure di primo piano come l’ex procuratore capo di Pavia, Mario Venditti, unitamente ai familiari di Andrea Sempio e due ex carabinieri della sezione di polizia giudiziaria di Pavia.
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Nuovi accertamenti incrociati sul caso Garlasco
L’operazione si inserisce in un contesto investigativo già molto complesso, segnato da numerosi colpi di scena e dal coinvolgimento di figure istituzionali di rilievo. In particolare, la Procura di Brescia è titolare delle indagini in virtù della competenza territoriale sui reati ipotizzati a carico di magistrati operanti a Pavia. Questo passaggio ha permesso di avviare accertamenti incrociati su più fronti, mirando a ricostruire la catena delle responsabilità e a chiarire eventuali omissioni o irregolarità procedurali.
Non si tratta di un semplice approfondimento documentale: gli inquirenti stanno valutando anche i tempi e le modalità con cui alcune informazioni, ritenute riservate, sarebbero state diffuse tra i soggetti coinvolti prima ancora che le stesse venissero formalmente comunicate ai diretti interessati. Un aspetto che potrebbe aprire nuovi scenari investigativi e portare a ulteriori sviluppi nei prossimi mesi.
Accertamenti sulla casa di genitori e parenti di Sempio e di sue ex carabinieri
Oltre all’abitazione dei genitori di Sempio, sono stati oggetto di accertamenti anche gli immobili degli zii paterni del trentasettenne e di due ex militari dell’Arma, attualmente in congedo. Questi ultimi erano responsabili della notifica di atti giudiziari e della trascrizione delle intercettazioni relative all’indagine sull’omicidio di Chiara Poggi. Le forze dell’ordine hanno setacciato ogni ambiente alla ricerca di documentazione utile e riscontri finanziari, proseguendo con una serie di interrogatori nelle ore successive.
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