
A diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, il delitto di Garlasco torna a scuotere la giustizia italiana. Le nuove indagini della Guardia di Finanza e della Procura di Milano stanno aprendo crepe profonde in quello che molti definiscono ormai il “sistema Pavia”: un intreccio tra magistratura, relazioni personali e scelte investigative che, secondo gli inquirenti, potrebbero aver condizionato il corso delle indagini sin dagli anni Duemila.
Al centro del nuovo filone c’è il nome dell’ex procuratore di Pavia Mario Venditti, oggi indagato per corruzione in atti giudiziari. Oltre alla nota in cui la Gdf ha chiesto di fare accertamenti sui conti di Fabio Lambertucci, gip che archiviò la posizione di Andrea Sempio nel 2017, emergono nell’informativa anche i nomi Paola e Stefania Cappa. Cosa significa.

Novità sul filone “Pavia”: cosa emerge
La Guardia di Finanza di Brescia, riporta il Corriere, avrebbe formalizzato una richiesta di accesso ai conti bancari del giudice per le indagini preliminari Fabio Lambertucci e delle gemelle Stefania e Paola Cappa, nell’ambito della complessa indagine che coinvolge anche Mario Venditti, ex procuratore di Pavia, ora indagato per corruzione in atti giudiziari. Questo nuovo filone investigativo si innesta sul caso dell’omicidio di Garlasco, suggerendo la possibilità che Venditti abbia ricevuto somme di denaro per ostacolare l’approfondimento dell’inchiesta su Andrea Sempio, sospettato nel delitto di Chiara Poggi.

Richiesta di accesso ai conti: il nuovo capitolo nell’inchiesta di Garlasco
Secondo gli atti depositati, la Finanza aveva già richiesto il 30 luglio scorso di poter effettuare accertamenti bancari mirati, quando il fascicolo era ancora registrato come modello 45, ovvero senza ipotesi di reato e senza persone formalmente indagate. La decisione di archiviare l’indagine su Sempio nel 2017 fu assunta dal gip Lambertucci, su impulso dello stesso Venditti, all’epoca procuratore aggiunto.
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