
Il mistero legato all’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, si arricchisce di nuovi inquietanti elementi. Sono passati 18 anni da quella tragica mattina, ma il caso non ha mai smesso di attirare l’attenzione mediatica e giudiziaria. Nelle ultime settimane, una segnalazione improvvisa ha riacceso i riflettori sull’indagine, portando alla luce nuovi elementi che potrebbero essere determinanti. Tutto parte dal 14 maggio, quando un operaio contatta il suo datore di lavoro dopo aver notato strani movimenti vicino a una vecchia abitazione di via Fante d’Italia, a Tromello. Il passaparola attiva immediatamente le forze dell’ordine, già impegnate nella ricerca di una possibile arma del delitto.
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Il racconto di un super testimone: una rivelazione mai emersa prima
A rendere questa pista ancora più interessante è il coinvolgimento di un “super testimone”, figura che compare in questa storia con dettagli mai rivelati prima. Secondo quanto riferito, l’uomo avrebbe visto Stefania Cappa, cugina di Chiara Poggi, gettare un oggetto pesante dietro la casa della nonna. Un’informazione che non solo non era mai emersa durante le precedenti fasi dell’inchiesta, ma che ha spinto gli investigatori a concentrare le ricerche proprio in quel punto specifico. La nuova testimonianza ha avuto un impatto significativo, al punto da motivare perlustrazioni mirate alla ricerca di reperti compatibili con un’arma del delitto.
Attrezzi ritrovati in un canale: la testimonianza di un carpentiere
Durante le indagini, le autorità rinvengono oggetti potenzialmente sospetti: una pinza da caminetto e una testa di mazzetta. In un primo momento si era parlato di un fiume come luogo del ritrovamento, ma in seguito è emerso che quegli attrezzi erano stati scoperti presso l’abitazione di un carpentiere egiziano. L’uomo ha dichiarato di averli recuperati già nel 2018 proprio nel canale segnalato dal super testimone. «Sono pezzi di ferro, faccio il carpentiere. Li ho presi nel 2018 e li ho tenuti perché possono sempre servire», ha raccontato agli inquirenti. Una dichiarazione semplice ma cruciale, poiché riconnette indirettamente quegli oggetti al luogo indicato dalla nuova fonte.
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