Sotto sequestro: le indagini scientifiche sugli attrezzi
Gli oggetti sono stati immediatamente sequestrati dai carabinieri, su ordine del procuratore Fabio Napoleone e dei PM Giuliana Rizza, Valentina De Stefano e Stefano Civardi. Ora verranno sottoposti ad analisi approfondite per stabilire se possano essere collegati all’omicidio di Chiara. Ma il tempo trascorso – ben 17 anni – rende l’identificazione di eventuali tracce biologiche o compatibilità meccaniche estremamente complessa. Ciononostante, la presenza di oggetti compatibili con un’arma contundente e la coincidenza temporale e geografica con le dichiarazioni del testimone danno nuova forza alle indagini.
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Un caso senza pace: nuovi elementi e nuove domande
Questa nuova fase investigativa apre scenari imprevisti in uno dei casi più seguiti della cronaca italiana. Non è solo la presenza di attrezzi potenzialmente letali a scuotere la vicenda, ma il fatto che un parente della vittima venga per la prima volta tirato in ballo da un testimone esterno, con dettagli mai emersi nei precedenti processi. Il caso Poggi, che ha già attraversato fasi processuali complesse e lunghe, continua a sorprendere, alimentando speranze e dubbi, con un’opinione pubblica che segue ogni aggiornamento con occhi puntati.