L’indiscrezione sul senatore
Secondo quanto riportato dal quotidiano Libero, nel 2007, Ermanno Cappa, padre delle cugine della vittima, avrebbe contattato un senatore, identificato con le iniziali A.C., nel tentativo di fermare il giornalista Vittorio Feltri, accusato di sostenere un clima mediatico favorevole ad Alberto Stasi. Questa notizia, ancora in attesa di conferme ufficiali, ha destato scalpore, evidenziando l’influenza dei media e delle istituzioni in casi giudiziari di tale portata.
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L’elaborato di Sempio
Nel frattempo, come dicevamo, l’attenzione degli inquirenti si è spostata su un’altra pista. Gli amici di Andrea Sempio sono stati ascoltati dai carabinieri, mentre un particolare inquietante è emerso: un elaborato scritto da Sempio stesso durante un corso di giornalismo nel 2013, in cui trattava proprio dell’omicidio di Garlasco. Tuttavia, il documento non è ancora stato rinvenuto.
Questi nuovi elementi si inseriscono in un contesto già teso, in attesa del 17 giugno, data fissata per l’incidente probatorio. Durante questa fase, verranno riesaminati alcuni reperti con tecnologie avanzate, che potrebbero offrire nuove prove concrete. A diciotto anni dall’omicidio che ha scosso l’Italia, l’impressione è che il caso non sia ancora vicino a una conclusione definitiva.
La comunità e gli organi investigativi attendono con ansia l’incidente probatorio, sperando che le analisi possano chiarire i dubbi ancora aperti. Il caso Garlasco continua a sollevare interrogativi, suscitando dibattiti sull’influenza dei media nei processi giudiziari e la possibilità di pressioni istituzionali. Il tempo dirà se questi nuovi sviluppi porteranno a una svolta decisiva.
