
Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007, continua a suscitare dibattiti e riflessioni, specialmente dopo la recente riapertura delle indagini che coinvolgono Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. Il generale Giampietro Lago, ex comandante del RIS di Parma, ha espresso la sua opinione in merito in un’intervista rilasciata a Fanpage.
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La riapertura del caso Garlasco
A distanza di diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, il caso ha conosciuto un’improvvisa riapertura. La Procura di Pavia ha iscritto nuovamente nel registro degli indagati Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, già coinvolto nelle indagini tra il 2016 e il 2017, ma poi scagionato. Il nuovo impulso investigativo è scaturito da recenti analisi genetiche che hanno rilevato tracce di DNA maschile sotto le unghie di Chiara, compatibili con il profilo genetico di Sempio. Questa scoperta ha portato alla notifica di un avviso di garanzia e alla disposizione di un prelievo coattivo di DNA per ulteriori confronti. La Procura ha anche avviato un maxi incidente probatorio per verificare la validità e l’utilizzabilità delle nuove prove alla luce delle moderne tecniche scientifiche. La riapertura delle indagini ha suscitato reazioni contrastanti. Sul caso si sono espressi anche alcuni esperti come il generale Giampietro Lago, ex comandante del RIS di Parma. (Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva…)