Chi sono i periti: tutti i nomi e i ruoli nel nuovo esame
08:44 – Chi sono i periti incaricati di portare avanti l’analisi? Il team comprende esperti nominati da diverse parti coinvolte nel processo. Tra loro figurano Denise Albani e Domenico Marchigiani, scelti dal gip Daniela Garlaschelli, e Carlo Previderè e Pierangela Grignani, rappresentanti della Procura di Pavia. Inoltre, Luciano Garofano e Luigi Bisogno, nominati a difesa di Andrea Sempio, e Marzio Capra, Dario Redaelli, e Calogero Biondi, scelti dalla famiglia Poggi, fanno parte del team. Ugo Ricci e Oscar Ghizzoni rappresentano gli interessi di Alberto Stasi.
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DNA, oggetti mai analizzati e l’ipotesi dell’aiutante
08:43 – L’appuntamento per i periti è fissato alle 10:30 presso la Questura di Milano. Il loro compito consiste nell’analizzare i profili genetici raccolti dai margini delle unghie di Chiara Poggi, prelevati durante il processo d’appello-bis da Francesco De Stefano. Mentre l’accusa, rappresentata da Carlo Previderè, sostiene la sovrapposizione del DNA con quello di Sempio, De Stefano lo ritiene “scarso e degradato”, non attribuibile ad alcun individuo specifico.
Oltre a ciò, i periti dovranno estrarre DNA dai para-adesivi di impronte trovate sulla scena del crimine e da oggetti precedentemente analizzati dai RIS di Parma. L’impronta 33, già attribuita a Sempio, non sarà rivalutata, ma particolare interesse verrà dato alla numero 10, finora senza proprietario, nella speranza di identificarla come appartenente a qualcuno che potrebbe aver aiutato Sempio.
Il team è anche incaricato di analizzare campioni biologici mai sottoposti a esami genetici o con risultati incerti, tra cui il tappetino del bagno, confezioni di tè, vasetti di Fruttolo, cereali e altri sacchetti. Questa indagine è fondamentale per confrontare i profili genetici estratti con quelli di Andrea Sempio, Alberto Stasi, la famiglia Poggi e altri individui vicini al caso. In caso di necessità, sarà possibile prelevare nuovi campioni biologici per il confronto. Se qualcuno dovesse rifiutare il prelievo, i periti potrebbero chiedere al giudice l’autorizzazione per un prelievo coattivo, garantendo così la prosecuzione delle indagini in maniera completa e accurata.