
Il delitto di Garlasco, avvenuto il 13 agosto 2007 con l’omicidio di Chiara Poggi, continua a essere un enigma irrisolto che affascina e inquieta l’opinione pubblica. A quasi due decenni di distanza, nuove evidenze emergono, mettendo in discussione le certezze accumulate in anni di indagini e processi. Recentemente, durante la trasmissione televisiva Quarta Repubblica, condotta da Nicola Porro, è stato portato alla luce un elemento che potrebbe rivelarsi cruciale per la risoluzione del caso.


Quarta Repubblica: approfondimento sul caso Garlasco
Il 22 settembre 2025, nella puntata di Quarta Repubblica, il talk show di attualità e approfondimento politico ed economico, è stato dedicato a temi di rilevanza nazionale e internazionale. Tra gli argomenti trattati, particolare attenzione è stata riservata al caso di Garlasco, con un focus sulle nuove tracce emerse sulla scena del crimine. Ospite della trasmissione, il giornalista d’inchiesta Gianluca Zanella ha presentato una fotografia allegata alla relazione dei RIS di Parma, in cui si intravede quella che sembrerebbe un’impronta di mano insanguinata. Secondo Zanella, questa traccia potrebbe rappresentare una prova fondamentale per comprendere la dinamica dell’omicidio.


L’impronta misteriosa: di chi è la mano?
L’impronta in questione appare meno evidente rispetto ad altre già note, ma la sua posizione strategica sulla scena del crimine solleva interrogativi. Il giornalista ha dichiarato:
“Abbiamo trovato su una foto, che è invece allegata alla relazione dei Ris, quella che sembrerebbe un’altra impronta di una mano. È molto meno evidente dell’altra, qui si vede una parte superiore di un palmo e quelle che sembrano quattro dita, come quelle di una mano che fa una pressione a terra.”
Questa scoperta riaccende il dibattito sulla possibilità che più persone siano coinvolte nell’omicidio di Chiara Poggi, contrariamente all’ipotesi di un singolo responsabile.
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