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Garlasco, la rivelazione di De Rensis gela lo studio: cosa succede ora

Il caso Garlasco torna sotto i riflettori dopo la recente riapertura delle indagini da parte della procura di Pavia. Gli inquirenti stanno riesaminando documenti, tabulati e piste precedentemente trascurate, nel tentativo di chiarire i numerosi punti rimasti irrisolti riguardo alla morte di Chiara Poggi, avvenuta il 13 agosto 2007. Il clima investigativo si fa teso, mentre cresce l’attenzione mediatica per possibili nuovi elementi che potrebbero cambiare la ricostruzione dei fatti.

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Ritratto dell'avvocato De Rensis coinvolto nelle nuove dichiarazioni sul caso Garlasco

Verifiche tecniche e nuove ipotesi sul processo

Il nuovo impulso investigativo ruota attorno alla possibilità di un errore giudiziario. Fonti vicine agli ambienti giudiziari parlano di una revisione tecnica molto accurata, con nuove analisi genetiche, controlli sugli orari e confronti tra vecchie e nuove testimonianze. La riesumazione di materiale rimasto ai margini del processo e la revisione di alcuni atti considerati “secondari” in passato potrebbero riaprire spiragli inaspettati. Tutto ciò riaccende il dibattito pubblico e alimenta le ipotesi su un possibile cambiamento delle verità processuali finora acquisite.

Le dichiarazioni di Antonio De Rensis al centro della scena

L’attenzione mediatica si è concentrata in particolare sulle dichiarazioni dell’avvocato Antonio De Rensis, difensore di Alberto Stasi. Durante la trasmissione Rai 3 – La storia oscura di Garlasco, condotta da Massimo Giletti, il legale è stato incalzato su presunti incontri segreti con il procuratore Fabio Napoleone. Una domanda che ha sorpreso lo studio e lo stesso De Rensis, costretto a replicare con fermezza per chiarire la sua posizione.

Il legale ha negato qualsiasi incontro riservato, spiegando di aver semplicemente riferito al procuratore quanto accaduto dopo un episodio del 13 luglio 2022, quando – secondo quanto raccontato – si era recato in studio con alcuni cd e aveva poi comunicato quanto accaduto in modo ufficiale e documentato. “Dire che ho avuto incontri segretissimi è un’altra cosa”, ha puntualizzato, definendo “travisate” alcune interpretazioni circolate in ambienti giornalistici e giudiziari.

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