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Garlasco, la scoperta dopo le analisi dei Ris

Emergono nuovi elementi nelle indagini quasi vent’anni dopo l’omicidio di Chiara Poggi. La giovane fu trovata priva di vita il 13 agosto 2007 nella sua abitazione di via Pascoli, a Garlasco, provincia di Pavia. La causa della morte fu una serie di colpi alla testa, inferti con un oggetto mai identificato. L’attenzione della magistratura e dell’opinione pubblica si concentrò per anni su Alberto Stasi, il fidanzato della vittima, assolto in due gradi di giudizio e poi condannato in via definitiva a 16 anni nel 2015. Tuttavia, molti aspetti della vicenda sono rimasti irrisolti, con ipotesi di ulteriori presenze sulla scena del crimine.

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Tracce genetiche: il profilo MDX1 sul pollice di Chiara Poggi

Le nuove attività investigative si concentrano ora su un profilo genetico denominato MDX1, individuato sul pollice destro di Chiara Poggi grazie a un tampone eseguito dai Ris di Parma. Questa traccia si aggiunge a quelle già conosciute, come quella di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, trovata sul mignolo destro della ragazza. In precedenza, i carabinieri avevano segnalato anche tre tracce biologiche femminili, rinvenute in punti chiave della scena, ma mai attribuite a soggetti identificati.

Analisi scientifiche e nuovi sviluppi investigativi

La traccia MDX1 era già stata analizzata nel 2007, ma fu giudicata non significativa a causa della presenza di due Dna differenti e di elettroferogrammi difficili da interpretare. La relazione tecnica dei Ris parlava di effetto “ladder” e di segnali troppo deboli per una identificazione certa. Le analisi vennero condotte alla presenza del genetista Matteo Fabbri, consulente della difesa Stasi, che sottolineò la scarsa attendibilità della traccia.

Nel 2014, il professor Francesco De Stefano ha riesaminato il materiale genetico, confermando la presenza di Dna maschile nel campione MDX1. Questo nuovo accertamento ha portato gli investigatori a considerare l’ipotesi di un possibile concorso di persone. Il procuratore Fabio Napoleone ha quindi orientato le indagini verso una scena del crimine con più soggetti, sia maschili sia femminili.

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