
Emergono nuove rivelazioni sul delitto di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, che potrebbero riaprire vecchie piste. A 18 anni dall’omicidio che ha scosso profondamente l’Italia, spuntano dichiarazioni che potrebbero cambiare la direzione delle indagini. Alcuni oggetti, ritrovati nei pressi della roggia di Tromello e inizialmente considerati frutto di un ritrovamento casuale, sono stati in realtà consegnati ai carabinieri da un testimone rimasto finora anonimo. Cosa ha rivelato l’uomo?
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Dichiarazioni inedite durante “Morning News”
Il testimone, un muratore di origine egiziana di nome Mustafa Etarazi, ha fornito la sua testimonianza durante la trasmissione Morning News, condotta da Dario Maltese e Carolina Sardelli su Canale 5. Etarazi ha raccontato di essere stato lui a dragare il canale diversi anni fa: “Quel giorno lì quando sono venuto qui, mi hanno chiamato i ragazzi e mi hanno detto ‘guarda che carabinieri sono sotto casa tua’”, ha dichiarato, aggiungendo di essersi recato sul posto e di aver visto i vigili del fuoco impegnati nella pulizia dell’area. “Sono andato da loro e ho chiesto ‘ma cosa state facendo?’ e mi hanno detto ‘stiamo cercando qualcosa’. Io gli ho detto che quel canale l’ho già pulito io per due o tre volte”, ha spiegato.

Che fine hanno fatto gli oggetti rinvenuti a Tromello
Ma cosa ha effettivamente trovato Etarazi durante i suoi interventi di pulizia? “Ho trovato dei ferri, dell’immondizia, plastica, vetri vecchi”, ha elencato, “e anche un attizzatoio, una mazzetta e un’ascia”. Sebbene secondo lui questi oggetti non siano collegati al delitto, li ha comunque conservati per un certo periodo. L’attizzatoio, in particolare, veniva usato per grigliate, ha precisato. “L’attizzatoio da caminetto l’ho lasciato qui perché lo usavo ogni tanto, la mazzetta era lì, poi volevo metterci un manico dentro per usarla”, ha riferito. Ha inoltre spiegato che la mazzetta era inutilizzabile poiché “era senza manico, aveva il manico prima ma era tutto marcito con l’acqua e l’ho buttato”.
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