
Nuovo capitolo nel caso Garlasco, a quasi vent’anni dall’omicidio di Chiara Poggi. Negli ultimi giorni si era parlato di un presunto “supertestimone” che avrebbe smentito l’alibi di Andrea Sempio, oggi unico indagato. Ma durante l’ultima puntata di Quarta Repubblica è arrivata la notizia ufficiale. Restano interrogativi aperti su uno degli elementi più discussi dell’inchiesta, lo scontrino del parcheggio di Vigevano, consegnato da Sempio ai carabinieri nel 2008.
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“Non esiste nessun supertestimone”
A chiarire la vicenda è stata la giornalista Lodovica Bulian, nel corso del programma condotto da Nicola Porro su Rete 4. «Non esiste nessun supertestimone», ha spiegato, smentendo le indiscrezioni circolate in settimana.
Secondo quanto riferito, nessuno si sarebbe mai presentato in caserma per dichiarare che lo scontrino consegnato da Sempio non fosse suo o di sua madre. Le stesse fonti investigative avrebbero confermato che non risulta alcuna testimonianza di questo tipo, chiudendo momentaneamente la pista.

Il documento che resta un mistero
Nonostante la smentita, lo scontrino del parcheggio di Vigevano resta al centro dell’attenzione della Procura di Pavia, che lo considera ancora un elemento sospetto. Quel documento, datato 4 ottobre 2008, era stato consegnato da Sempio ai carabinieri un anno dopo l’omicidio, in un momento in cui non era formalmente indagato. Gli inquirenti si chiedono perché abbia deciso di fornire un alibi tanto tardi.
Le intercettazioni del 2017, inoltre, avevano già sollevato dubbi: in alcune conversazioni, Andrea e il padre discutevano di discrepanze tra le versioni fornite agli investigatori, proprio in merito a quello scontrino.
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