
Durante la trasmissione Zona Bianca andata in onda su Rete 4 il 27 agosto 2025, il caso Garlasco è tornato sotto i riflettori. A quasi diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, sono emersi dettagli che riaccendono il dibattito sulla dinamica dei fatti avvenuti il 13 agosto 2007. Nel corso della puntata, è stata diffusa una fotografia scattata all’interno dell’abitazione di via Pascoli, che mostra un dettaglio finora rimasto in secondo piano.
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Nuova prova sulla scena del crimine: la possibile impronta insanguinata
L’immagine presentata in studio raffigura una macchia di sangue sul pavimento. Secondo alcuni consulenti tecnici, la traccia avrebbe le sembianze di un’impronta di mano sinistra, di dimensioni compatibili con quelle di un uomo. All’interno della stessa macchia sarebbero stati identificati capelli privi di bulbo, che potrebbero appartenere alla vittima. Un consulente della difesa di Alberto Stasi, già anni fa, aveva ipotizzato che durante l’aggressione l’assassino avesse trattenuto la testa di Chiara Poggi contro il pavimento, lasciando con l’altra mano un segno indelebile, definito come una vera e propria “firma”.
Indagini sulla traccia ematica: approfondimenti e criticità
L’avvocato Antonio De Rensis, ospite in studio, ha sottolineato che le nuove indagini procedono con particolare attenzione e che potrebbero esserci sviluppi significativi. Il confronto si è però spostato sulle criticità delle indagini originarie, mettendo in luce la possibilità che prove rilevanti siano state trascurate o che i rilievi eseguiti nei giorni successivi al delitto non siano stati completi. Questo aspetto rappresenta ancora oggi un punto di discussione tra gli esperti e alimenta differenti interpretazioni degli eventi.
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