Un duetto simbolico: generazioni a confronto, non a conflitto
A colpire, più che qualsiasi gesto interpretato o malinterpretato, è stata la potenza simbolica del momento. Gianna Nannini, leggenda della musica italiana, sale sul palco con una delle voci più riconoscibili e apprezzate della nuova generazione, Elodie, per condividere un brano che parla di desiderio, emancipazione e libertà. “America” non è solo una canzone, è una dichiarazione d’intenti, e quella stretta artistica tra due donne con stili, età e storie differenti, andava letta in quella chiave. E invece il riflettore si è spostato, ancora una volta, su un gesto fisico interpretato alla luce di un dibattito che spesso si fa tossico.

Il problema non è il gesto, ma la reazione
Il vero punto non è stabilire se ci sia stato o meno uno sfioramento, ma interrogarsi su perché ogni occasione diventi pretesto per gridare allo scandalo. In una società ipersensibile ma selettivamente indignata, ogni contatto sul palco viene analizzato fotogramma per fotogramma, privando l’arte della sua spontaneità e dell’ambiguità che spesso la rende potente. Elodie, dal canto suo, non ha commentato la polemica. La sua presenza scenica, la voce, l’audacia artistica parlano per lei.