
Il clima delle festività arriva anche nei palazzi della politica, ma non sempre assume contorni prevedibili. Quando il Natale si avvicina e il destinatario del regalo non è solo un collega, ma anche la leader del partito e presidente del Consiglio, il gesto simbolico assume un peso diverso. È in questo contesto che prende forma una colletta interna che, già prima della consegna, sta facendo discutere per il valore, le modalità e il momento scelto.
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La colletta tra deputati e senatori di Fratelli d’Italia
Secondo quanto riportato da la Repubblica, deputati e senatori di Fratelli d’Italia hanno deciso di organizzare un regalo di Natale per Giorgia Meloni, anticipando le festività di qualche giorno. La consegna è prevista per il 23 dicembre, in occasione di una riunione convocata alla Camera dei deputati, alla quale parteciperanno tutti i parlamentari del partito.
Per finanziare il dono, ogni eletto avrebbe contribuito con circa 50 euro, una cifra che, moltiplicata per il numero complessivo di deputati e senatori, ha permesso di raggiungere un budget consistente. Una colletta che ricalca dinamiche comuni nella vita privata, ma che in ambito istituzionale assume inevitabilmente una valenza politica e simbolica.
Un computer da 10mila euro: caratteristiche e utilizzo
Il regalo scelto per la presidente del Consiglio è un computer di fascia altissima, dal valore stimato intorno ai 10mila euro. Non si tratta di un semplice portatile, ma di una postazione fissa completa, dotata di grandi casse hi-tech e componenti pensati per garantire prestazioni elevate.
Stando alle ricostruzioni, il dispositivo non sarebbe destinato all’uso istituzionale a Palazzo Chigi, ma a un utilizzo domestico. Un dettaglio che non è passato inosservato e che ha contribuito ad alimentare il dibattito attorno all’opportunità del regalo, soprattutto considerando il ruolo pubblico della destinataria.
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