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Giulia Cecchettin, Bruzzone tranchant: “Filippo l’ha uccisa”

Giulia Cecchettin, il triste annuncio di Bruzzone: “Filippo l’ha uccisa” – Tutti col fiato sospeso per la sparizione di Giulia Cecchettin. Sul caso della 22enne è intervenuta in queste ore anche la criminologa Roberta Bruzzone, che in un’intervista concessa a «Il Mattino» ha dichiarato: «È omicidio premeditato, Filippo si è sentito inadeguato e l’ha uccisa». L’esperta non ha dubbi, si è fatta un’idea precisa: «Non si tratta più di una scomparsa, ma di un omicidio. C’è stato occultamento di cadavere e lui si è reso irreperibile». (continua a leggere dopo le foto)

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Giulia Cecchettin, Bruzzone tranchant: “Filippo l’ha uccisa”

“Il video testimonia un’aggressione. È la prova che probabilmente la ragazza non ha superato neanche la notte”, ha detto Roberta Bruzzone a «Il Mattino». “L’aspetto che mi colpisce è che probabilmente questo ragazzo aveva delle problematiche psicologiche importanti, di matrice narcisistica”, ha rimarcato la criminologa. E ancora: “Non è riuscito a elaborare la fine della storia e si è sentito inadeguato rispetto a Giulia. Perché lei gli obiettivi li aveva raggiunti e lui no. Evidentemente c’era una sorta di competizione diretta tra i due. Che Giulia non ha visto e non ha colto, ma da parte di Filippo c’era. E tutto questo accade a ridosso della laurea di Giulia. Un momento in cui lei avrebbe certamente spiccato il volo e avrebbe cominciato anche una sua carriera. Una fine definitiva, quindi, di quella relazione che lui non tollerava potesse avvenire. Probabilmente l’ha attirata in questa trappola con la consapevolezza che quel giorno lei a casa non sarebbe tornata“. (continua a leggere dopo le foto)

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Il confronto con il caso di Alessandro Impagnatiello

“C’erano tutti gli ingredienti che l’hanno destabilizzato al punto tale da progettare questo piano scellerato. Ci vedo molto la dimensione narcisistica e anche una profonda immaturità”, ha affermato Roberta Bruzzone. Poi il confronto con il recente caso di Giulia Tramontano e Alessandro Impagnatiello:“Questa è l’epoca di soggetti che hanno questo tipo di caratteristiche narcisistiche. Davanti alla frustrazione, che può essere generata dalla competizione, da sentirsi inadeguati, dall’essere abbandonati, o semplicemente dal fatto che una persona può cominciare a diventare un ostacolo (come nel caso di Giulia Tramontano). Questo tipo di personalità la frustrazione non la tollera e gli ostacoli (che nel caso di Giulia era il bimbo che portava in grembo) li elimina”. (continua a leggere dopo le foto)

Giulia Cecchettin, Bruzzone si è fatta un’idea precisa sul caso: “Quando una storia finisce, finisce”

Filippo, secondo quanto riferito da molti giornali, voleva decidere tutto sulla festa di laurea di Giulia. A tal proposito la Bruzzone ha detto: “Mi piacerebbe far passare un messaggio. Questi sono aspetti che vanno colti. Segnali di rischio. Non è normale, non è sano che la persona con cui stiamo si senta in diritto di controllare tutti i nostri movimenti, quello che facciamo, con chi parliamo. È un segnale che qualcosa va. Sono delle problematiche. Non è interesse, ma ossessione. Di ragazze che si trovano alle calcagna lo stesso fidanzato è pieno, spesso proprio perché sono molto buone, empatiche. A volte vengono manipolate, vengono fatte sentire in colpa. ‘Senza di te non riesco a vivere, a studiare’. Si sentono in colpa e continuano a frequentarli. Ma così alimentano l’ossessione. Quando una storia finisce finisce”. Queste persone sono “incapaci di elaborare un no, una frustrazione. E quindi arrivano a compiere gesti per cancellarlo. Io temo che Filippo abbia progettato il sequestro e l’omicidio di Giulia”.

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