
Il conflitto tra Russia e Ucraina si intensifica mentre la diplomazia tenta di trovare spiragli di dialogo. L’arrivo a Mosca dell’inviato americano Steven Witkoff e il previsto incontro tra rappresentanti statunitensi e il Cremlino segnano una fase cruciale. Il presidente Donald Trump ha dichiarato nella notte: «Domani ci sarà un incontro con la Russia, vediamo cosa accadrà», lasciando presagire che da questo confronto potrebbero dipendere future sanzioni o aperture diplomatiche. Tuttavia, la situazione sul terreno continua a deteriorarsi con una serie di attacchi che aggravano il bilancio delle vittime civili e militari.
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Nuovi attacchi nella notte
Durante la notte e nelle prime ore del mattino, le forze russe hanno portato a termine pesanti bombardamenti contro le città di Odessa, Zaporizhzhia, Donetsk, Kherson e Dnipro. Solo nell’ultima giornata sono stati confermati almeno 5 decessi e numerosi feriti in diverse località ucraine. Intanto, Mosca rivendica l’abbattimento di 51 droni ucraini in transito sul territorio russo. Le regioni coinvolte nei raid comprendono Rostov, Bryansk, Crimea, Voronezh e Oryol, secondo quanto riportato dal Ministero della Difesa russo.
Le ripercussioni degli attacchi sono particolarmente gravi a Zaporizhzhia, dove un raid aereo ha causato 2 morti e 12 feriti, tra cui 4 bambini. Il capo dell’amministrazione militare regionale, Ivan Fedorov, ha spiegato che il colpo ha centrato un quartiere residenziale nelle prime luci dell’alba. Le immagini circolate evidenziano la distruzione: auto incendiate, finestre distrutte e abitazioni seriamente danneggiate. Il trauma psicologico sulla popolazione, già duramente provata dagli allarmi quotidiani, si somma ai danni materiali.
A Odessa, l’alba è stata segnata dal lancio di almeno 20 UAV che hanno colpito infrastrutture civili, secondo l’amministrazione distrettuale. Nella regione di Sumy, l’esercito russo ha effettuato 70 attacchi su 32 insediamenti, provocando la morte di due uomini e il ferimento di altre quattro persone. La popolazione locale continua a vivere sotto la costante minaccia di nuovi attacchi.
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