
Denisa uccisa, scoperta da brividi sul killer: cosa ha fatto subito dopo – L’omicidio di Maria Denisa Paun, una escort romena di 30 anni, continua a rivelare dettagli agghiaccianti. Il principale accusato, Vasile Frumuzache, ha confessato il delitto, ma gli investigatori nutrono dubbi sulla sua solitaria responsabilità. Le sue azioni precise e calcolate dopo il crimine suggeriscono una possibile collaborazione con altre persone.

Omicidio di Maria Denisa Paun: gli inquietanti dettagli e possibili collegamenti con altri casi
Secondo l’ordinanza di convalida del fermo emessa dal giudice Francesca Del Vecchio, il comportamento di Frumuzache è apparso “lucido e organizzato”. Questa freddezza, unitamente alla complessità delle operazioni svolte, insinua il dubbio sull’esistenza di un complice. Le indagini, basate su filmati di videosorveglianza e dati del GPS, tracciano una sequenza di eventi precisa e senza incertezze. Verso le 2:38 del 16 maggio, Frumuzache si allontana dal residence di Prato con il cadavere di Denisa nascosto in alcune valigie. Alle 3:29, è già a Monsummano Terme, dove si ritiene abbia eseguito la decapitazione del corpo.

Denisa uccisa, sconcertante quel che ha fatto il killer subito dopo l’omicidio
Ciò che sconcerta ulteriormente avviene poche ore dopo: alle 8:16 accompagna i figli all’asilo, con il corpo di Denisa probabilmente ancora nel bagagliaio. Alle 8:35, rientra a casa. Poco dopo, si dirige verso le colline delle Panteraie a Montecatini, fermandosi solo per 11 minuti, il tempo necessario per occultare il corpo tra la vegetazione. Successivamente, si reca in un centro commerciale per fare acquisti, dimostrando un’inquietante lucidità e capacità di pianificazione difficilmente attribuibili a una persona in stato di choc.
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