
Un tempo tra le donne più influenti della politica italiana, oggi Irene Pivetti racconta una parabola che lascia senza parole. La ex presidente della Camera dei Deputati, condannata a quattro anni di carcere per evasione fiscale e autoriciclaggio legati alle presunte finte vendite di Ferrari in Cina, ha svelato di aver vissuto un periodo di difficoltà economiche così gravi da dover chiedere aiuto alla Caritas per procurarsi da mangiare.
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La confessione shock: “Non avevo soldi per la spesa”
In un’intervista rilasciata a Il Giornale, Pivetti non ha nascosto la sua drammatica esperienza: «Non mi vergogno a dire che non avevo i soldi per mangiare. Non sapevo come andare avanti». Un’ammissione che sorprende se si pensa al ruolo di prestigio che aveva ricoperto negli anni ’90, quando a soli 31 anni divenne la più giovane presidente della Camera.
La Pivetti ha raccontato di aver dovuto vendere tutto il possibile per sopravvivere, compresi i regali di nozze: «Ho venduto quello che potevo ai rigattieri. Durante il lockdown per Covid, con i negozi chiusi, capitava di non riuscire a fare la spesa».
La Caritas come unica via di salvezza
Di fronte alla mancanza di alternative, Pivetti si è rivolta direttamente alla Caritas di San Vincenzo: «Mi ritrovavo a ritirare pacchi di cibo in scatola e lattine», ha confidato. Una realtà durissima per chi aveva avuto in passato la possibilità di incidere sul futuro politico e istituzionale del Paese.
La sua testimonianza è forte: una caduta verticale che ha reso evidente quanto la condanna abbia inciso sulla sua vita personale ed economica. «Ero diventata come appestata. Nessuna azienda accettava più che facessi consulenza. La politica era sparita. Mi sono ritrovata completamente sola senza sapere come tirare avanti», ha dichiarato.
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