Carlo d’Inghilterra, le indiscrezioni sempre più allarmanti
Negli ultimi giorni, tuttavia, sono circolate indiscrezioni più allarmanti. Secondo il Daily Telegraph, ripreso da tabloid come Radar On Line e Perez Hilton, la malattia sarebbe stata definita incurabile. Sebbene non si parli di una morte imminente, le fonti riferiscono che il re potrebbe “vivere con il cancro, ma non morire di cancro”. Una sfumatura importante che, tuttavia, conferma la gravità della diagnosi. Fonti vicine a Buckingham Palace mantengono il massimo riserbo, ma la notizia ha già sollevato un nuovo allarme internazionale.
Una condizione che, seppur grave, non dovrebbe abbreviare drasticamente l’aspettativa di vita del sovrano. Tuttavia, le conseguenze psicologiche di una simile prospettiva sarebbero molto forti, come confermato dalle stesse fonti: “Charles non ha preso bene la notizia, ma sta facendo tutto il possibile per tenersi occupato e distrarsi dalla sua brutale malattia, ad esempio dipingendo acquerelli nella sua vasta tenuta di campagna. Charles trascorre gran parte del suo tempo libero nel suo giardino, nel suo rifugio di campagna, a dipingere. L’arte è uno dei suoi primi amori e lo distrae dalla dura realtà della malattia ormai incurabile. L’insider ha spiegato: ‘Sa di essere al crepuscolo della sua vita, e alcune delle sue composizioni artistiche sono piuttosto malinconiche, data la grave situazione in cui si trova con questa diagnosi. Sta canalizzando il dolore e la sofferenza che prova nella sua arte’”.
Secondo quanto riferito da Radar On Line, anche i familiari più vicini sono stati informati in maniera completa. Il principe William e la principessa Kate sarebbero già coinvolti in un processo discreto ma concreto di preparazione al futuro, consapevoli che la transizione potrebbe avvenire prima del previsto. Una fase di silenziosa attesa, dunque, in cui ogni gesto del sovrano appare carico di significato e ogni parola pubblica letta con crescente attenzione. La monarchia britannica è abituata a reggere le pressioni della storia, ma poche volte come in questo momento la fragilità umana si è fatta così evidente sotto la corona.
