Vincenzo De Luca verso il ritorno a Salerno
Vincenzo De Luca, riporta la Repubblica, starebbe preparando la sua candidatura come sindaco per la città si Salerno che ha già amministrato per quattro mandati. A trentadue anni di distanza dal suo primo insediamento come primo cittadino, si tratta di un gesto dal forte valore.
Il primo mandato di Vincenzo De Luca sindaco di Salerno era arrivato in un contesto particolarmente delicato, all’indomani delle inchieste di Tangentopoli che avevano colpito la classe dirigente cittadina, in una delle realtà considerate tra le più socialiste d’Italia. Fu allora il primo sindaco eletto direttamente dai cittadini, in una fase segnata da profonde trasformazioni politiche e istituzionali, con procedimenti giudiziari poi conclusi senza condanne definitive per i principali protagonisti locali.
Oggi, lo scenario è molto diverso ma ugualmente complesso: la città di Salerno, come molte altre realtà urbane italiane, si confronta con temi strutturali come la gestione dei servizi pubblici, lo sviluppo del tessuto economico, le politiche urbanistiche e sociali. In questo quadro, il possibile ritorno di De Luca al Comune di Salerno viene letto come un tentativo di riaffermare una guida politica riconoscibile e già sperimentata.
Dalla proclamazione del nuovo presidente della Regione Campania, che ha segnato la fine del lungo ciclo istituzionale di De Luca a Palazzo Santa Lucia, l’ex governatore ha progressivamente riorganizzato la propria presenza politica sul territorio. Dopo aver lasciato gli uffici presidenziali del Genio Civile a Salerno, ha predisposto una nuova sede operativa in città, che rappresenta di fatto il suo quartier generale per la fase successiva.
Il nuovo ufficio, situato in una zona centrale e vicina al mare, nei pressi di piazza della Concordia, è rapidamente diventato un punto di riferimento per incontri, riunioni e contatti con amministratori, esponenti politici e rappresentanti della società locale. Questa sede, descritta come già pienamente funzionante da alcune settimane, viene considerata il fulcro organizzativo del possibile ritorno di De Luca sindaco.
Secondo quanto trapela da ambienti politici salernitani, il percorso individuato per arrivare alle elezioni comunali di Salerno in primavera prevederebbe un passaggio chiave: le dimissioni dell’attuale sindaco, Enzo Napoli. A queste dimissioni seguirebbe una fase di commissariamento prefettizio, della durata limitata, finalizzata a traghettare l’ente fino alla consultazione elettorale. La strada della decadenza automatica del primo cittadino in carica, invece, viene considerata meno praticabile sul piano normativo e politico.
Lunedì, in questa prospettiva, il Consiglio comunale di Salerno ha già approvato il bilancio di previsione dell’ente, un atto amministrativo essenziale per garantire la continuità gestionale. Nei prossimi giorni, secondo quanto riferito, l’obiettivo della maggioranza sarà quello di mettere in sicurezza gli altri provvedimenti finanziari e amministrativi rilevanti, così da non lasciare questioni aperte in vista dell’eventuale arrivo del commissario nominato dalla Prefettura.
La nuova fase politica di Vincenzo De Luca a Salerno
Nel frattempo, la macchina organizzativa riconducibile all’area di Vincenzo De Luca risulta ampiamente avviata. Secondo diverse ricostruzioni giornalistiche, l’apparato politico ed elettorale che ha accompagnato l’ex governatore in questi anni non si sarebbe mai realmente fermato, ma avrebbe semplicemente riconvertito la propria azione dalla dimensione regionale a quella cittadina.
Sono già in corso, infatti, i primi contatti per la definizione delle liste che dovrebbero sostenere la candidatura di De Luca sindaco di Salerno. Lo schema che si delinea ricalca in larga misura quello utilizzato in passato, con alcune novità legate alla presenza di nuove sigle e di formazioni civiche che hanno maturato visibilità nel corso delle ultime competizioni elettorali.
Tra queste, viene indicato in particolare il movimento “A Testa Alta”, già protagonista nella recente campagna per le elezioni regionali in Campania. Questa formazione, che ha sostenuto il fronte deluchiano a livello regionale, in queste settimane è al centro di interlocuzioni politiche e, secondo quanto riportato, avrebbe avanzato anche la richiesta di un assessorato nell’ambito della giunta regionale guidata da Fico, in coerenza con il proprio peso elettorale.
Accanto a questa nuova sigla, risultano confermate altre due liste storicamente riconducibili all’area deluchiana: “Progressisti per Salerno” e “Salerno per i Giovani”. Questi raggruppamenti avrebbero, come già accaduto in precedenti tornate amministrative, il compito di convogliare il consenso dell’area di centrosinistra senza ricorrere all’uso del simbolo ufficiale del Partito Democratico, una scelta che in passato è stata motivata con l’esigenza di privilegiare liste civiche radicate sul territorio.

Le scadenze istituzionali e il ruolo di Enzo Napoli
Un passaggio cruciale del calendario politico-amministrativo è rappresentato dall’11 gennaio, data fissata per il voto relativo al nuovo Consiglio provinciale di Salerno. In questa sede, l’attuale sindaco Enzo Napoli riveste anche il ruolo di presidente della Provincia, elemento che rende particolarmente delicato il timing di eventuali dimissioni da una o entrambe le cariche.
Dopo la consultazione provinciale, secondo le ricostruzioni finora emerse, è considerata molto probabile la scelta di Napoli di rassegnare le dimissioni da sindaco per avviare formalmente il percorso verso le nuove elezioni comunali di Salerno. Tale decisione aprirebbe una fase commissariale, come previsto dalla normativa vigente, fino alla celebrazione del voto cittadino, verosimilmente in primavera, in concomitanza con altre consultazioni amministrative sul territorio nazionale.
L’approvazione del bilancio di previsione e degli altri atti fondamentali dell’ente locale prima delle eventuali dimissioni ha la funzione di garantire stabilità contabile e operatività amministrativa al Comune, anche in presenza di un commissario prefettizio. Questo passaggio consente di evitare blocchi nella gestione dei servizi essenziali, delle opere pubbliche in corso e delle politiche sociali rivolte alla popolazione.
In questo quadro, la figura di Enzo Napoli si colloca in una posizione istituzionale delicata, tra la conclusione di un ciclo amministrativo e l’avvio di una nuova fase politica che potrebbe vedere il ritorno di Vincenzo De Luca alla guida di Palazzo di Città. La transizione dovrà rispettare i tempi e le procedure previste dalla legge, sotto la supervisione degli organi competenti.

Il campo largo e le posizioni delle forze politiche
Uno degli aspetti più rilevanti del quadro politico salernitano riguarda il comportamento del cosiddetto “campo largo”, cioè l’insieme delle forze di centrosinistra, progressiste e riformiste che, a livello nazionale e regionale, hanno spesso provato a costruire alleanze comuni. A Salerno, però, la situazione appare più articolata e meno lineare rispetto ad altri contesti territoriali.
Attualmente, alcune formazioni politiche come il Movimento 5 Stelle, Azione e Avs siedono tra i banchi dell’opposizione rispetto alla maggioranza di governo cittadino che fa capo a Napoli e, più in generale, all’area deluchiana. Questo elemento rende meno immediata l’ipotesi di una convergenza su un unico candidato sindaco e complica la definizione di un progetto unitario nell’ambito del centrosinistra allargato.
Il cosiddetto modello Fico, sperimentato a livello regionale con la presidenza di Roberto Fico, viene ritenuto da diversi osservatori difficilmente replicabile a Salerno, almeno nelle forme e nelle condizioni attuali. Le specificità dei rapporti politici locali, la storia amministrativa della città e la forte personalizzazione della leadership di De Luca rappresentano variabili determinanti nella costruzione di eventuali alleanze.
La definizione del quadro delle candidature, delle liste e delle possibili coalizioni avverrà in ogni caso nelle prossime settimane, man mano che si chiariranno i passaggi istituzionali legati alle dimissioni del sindaco in carica e alla convocazione ufficiale delle elezioni comunali. In questo contesto, il ritorno di Vincenzo De Luca sulla scena amministrativa salernitana si preannuncia come uno dei dossier principali dell’agenda politica locale e regionale, con effetti che potrebbero riflettersi anche sugli equilibri nazionali dei partiti coinvolti.