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“In caduta libera”. Sondaggi, sorpresa amarissima e inaspettata: chi sale e chi scende

Il confronto tra governo e Corte dei Conti si è intensificato nelle ultime settimane, trasformandosi in un tema centrale del dibattito politico nazionale. Al centro della discussione si trova la mancata approvazione della delibera Cipess relativa al Ponte sullo Stretto di Messina, un’infrastruttura considerata strategica dall’esecutivo guidato da Giorgia Meloni e fortemente sostenuta dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. La sezione di controllo della Corte dei Conti ha scelto di non concedere la cosiddetta “bollinatura”, innescando una dura reazione da parte di Palazzo Chigi, che ha segnalato l’esistenza di un ostacolo burocratico ritenuto ingiustificato. Dal canto loro, i magistrati contabili hanno evidenziato l’importanza di garantire il rispetto delle procedure e la trasparenza dell’iter amministrativo.

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Matteo Salvini durante un incontro istituzionale

Scontro politico e istituzionale sul Ponte sullo Stretto

Al vertice organizzato a Palazzo Chigi hanno partecipato i principali ministri, tra cui Salvini, che ha riaffermato la determinazione del governo a “andare avanti senza fermarsi”. Salvini ha definito quello del Ponte sullo Stresso “un progetto strategico che non può essere bloccato da cavilli amministrativi”. Giorgia Meloni ha invitato i suoi collaboratori a mantenere un atteggiamento istituzionale deciso. In risposta, la Corte dei Conti ha pubblicato una nota ufficiale per ribadire che “il controllo preventivo di legittimità non può essere interpretato come un freno politico, bensì come garanzia per la legalità e la buona gestione delle risorse pubbliche”.

Giorgia Meloni parla alla stampa

Il problema dell’iter per l’approvazione del progetto del Ponte sullo Stretto

La questione della legittimità procedurale resta aperta. Secondo alcune fonti, tra le criticità sollevate figurano carenze nella documentazione tecnico-finanziaria e nell’iter di approvazione. Nel frattempo, il Ministero delle Infrastrutture è al lavoro per individuare una soluzione che permetta di superare la situazione di stallo. L’opposizione definisce la vicenda come “caos amministrativo” e chiede maggiore chiarezza sull’utilizzo dei fondi destinati al Ponte sullo Stretto.

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