Ipotesi da chiarire: aggressione o tentato omicidio?
La dinamica della vicenda è ancora avvolta nel mistero. Gli inquirenti stanno vagliando diverse ipotesi, a partire da quella più inquietante: un’aggressione sfociata in un tentativo di depistaggio attraverso l’incendio. Una pista investigativa che non viene esclusa, soprattutto alla luce delle ferite riportate dal ragazzo, compatibili con coltellate inflitte con violenza. Secondo quanto riferito da fonti investigative, l’appartamento non era in condizioni di sicurezza e non è chiaro se il ragazzo vi abitasse o fosse lì per altre ragioni. Le forze dell’ordine, coordinate dalla Procura di Novara, stanno ascoltando testimoni e raccogliendo immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona per cercare di fare luce su quanto accaduto prima e durante l’incendio, fa sapere Torino Cronaca.

Le indagini sull’incendio
Il quartiere di Porta Mortara, solitamente tranquillo, si è svegliato sotto choc. I residenti parlano di rumori e urla sentiti nella notte, ma nessuno avrebbe immaginato un simile epilogo. «Non è normale sentire le sirene a quell’ora. Pensavamo fosse un guasto elettrico, poi abbiamo visto l’ambulanza e i carabinieri», ha raccontato un vicino al quotidiano locale. Nel frattempo, gli investigatori del Nucleo Operativo Radiomobile e della Polizia Scientifica hanno messo sotto sequestro l’abitazione per effettuare rilievi e cercare tracce utili. Le indagini dovranno stabilire se il ragazzo fosse la vittima designata o se dietro il rogo si nasconda qualcosa di ancora più torbido, come un regolamento di conti o un gesto disperato. Tra le ipotesi al vaglio anche quella relazionale: il 23enne potrebbe aver avuto un litigio con una persona conosciuta, culminato in un’aggressione. Non risultano precedenti penali a suo carico, ma gli investigatori stanno scavando nella vita privata e nei contatti sociali del giovane per cercare eventuali motivazioni all’attacco. Un altro elemento sotto osservazione è la possibile origine dolosa dell’incendio: se venisse confermata, si rafforzerebbe l’ipotesi di un tentativo di occultamento di prove. L’inchiesta è solo agli inizi, ma il legame tra le coltellate e il rogo sembra ormai più che una coincidenza. Nei prossimi giorni, la testimonianza del ragazzo sarà cruciale per chiarire il quadro. La città di Novara resta con il fiato sospeso, in attesa che la verità emerga dalle ceneri.