Attacco armato a un bus di pellegrini
Secondo quanto riportato da Caffeina Magazine , il capo della polizia del distretto di Reasi, Mohita Sharma, ha dichiarato ai giornalisto che “I militanti hanno teso un’imboscata all’autobus e hanno sparato contro di esso indiscriminatamente. L’autobus è caduto in un burrone provocando la morte di nove pellegrini e il ferimento di 33″. Il bus è stato attaccato da alcuni ribelli e subito dopo è precipitato nel burrone. L’operazione di salvataggio è stata completata e i feriti sono stati portati d’urgenza all’ospedale di Narayana e all’ospedale distrettuale di Reasi. Il mezzo stava trasportando i pellegrini al campo base del tempio indù Mata Vaishno Devi quando è stato attaccato. (Continua a leggere dopo il video)
Il commento del presidente del partito di opposizione indiano Mallikarjun Kharge
Il presidente del partito di opposizione indiano, Mallikarjun Kharge, ha condannato il “raccapricciante attacco terroristico”, in un post su X (ex Twitter). La regione dell’Himalaia, rivendicata anche dal Pakistan, è stata tormentata dalla violenza dall’inizio di una ribellione armata nel 1989. Nonostante la violenza sia diminuita negli ultimi anni, decine di migliaia di persone sono state uccise nel corso degli anni. L’India accusa il Pakistan di sostenere e armare i ribelli nel Kashmir. L’accusa è stata negata da Islamabad. L’ultimo recente grande attacco contro i pellegrini indù nella regione risale al 2017, quando fu preso di mira un autobus che uccise otto persone. Il terribile attacco di domenica è giunto dopo che il capo della polizia RR Swain aveva dichiarato che il numero di combattenti locali nel territorio fosse in calo. Al momento, però, restano attivi ancora 70-80 combattenti stranieri.