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Magia2000: il progetto artistico di Mario Paglino e Gianni Grossi

Dietro ai nomi di Mario Paglino e Gianni Grossi c’era Magia2000, un progetto artistico e artigianale fondato nel 1999, dedicato alla creazione di Barbie “one of a kind”, pezzi unici realizzati a mano, che hanno attirato l’attenzione di collezionisti internazionali e della stessa Mattel, con cui collaboravano da tempo.

In un’intervista a Linkiesta Etc. i due avevano dichiarato: “Barbie one of a kind racconta di una storia iniziata da un sogno e un’idea condivisa, quella di ispirare visioni attraverso le nostre bambole“. Ogni modello era frutto di studi sartoriali, corsi di cucito, cartamodello e ricamo, accompagnati da ispirazioni raccolte durante lunghi viaggi tra Europa e Stati Uniti. Le creazioni erano curate fin nei minimi dettagli: abiti disegnati e cuciti a mano, acconciature scolpite, make-up dipinti con tecniche artigianali, il tutto su corpi in silkstone, un materiale che consente lavorazioni di altissima precisione.

Nel 2015, una delle loro Barbie è stata venduta a 15.000 euro durante un’asta benefica, secondo quanto riportato da La Stampa. In molti ricordano la partecipazione dei due designer a fiere, convention e mostre di settore, dove le loro bambole sono diventate riferimento estetico per centinaia di collezionisti.

Barbie Fil Noir e i riconoscimenti nel collezionismo internazionale

Tra le tante creazioni firmate Magia2000, una in particolare ha segnato l’apice della loro carriera: Barbie Fil Noir, premiata come miglior creazione alla convention americana organizzata da Mattel nel 2006. Questa bambola, sofisticata ed elegante, rappresentava l’estetica cinematografica anni ’40, con uno stile noir curato in ogni dettaglio. La riconoscibilità del loro tocco artigianale e la coerenza estetica li hanno consacrati tra i nomi di spicco del collezionismo internazionale.

Ogni Barbie prodotta da Paglino e Grossi era unica e irripetibile, destinata a diventare pezzo da collezione. Le loro creazioni erano il frutto di una visione condivisa che trasformava un oggetto standardizzato in un’opera di design artistico. Le loro esposizioni, i premi ottenuti e il seguito di appassionati testimoniavano un percorso fatto di passione, studio e bellezza.

Oggi, quel percorso si interrompe in modo tragico e irreparabile, lasciando nel mondo del collezionismo un vuoto difficile da colmare.

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