Addio a Matteo Branchinelli, il dolore della comunità
Matteo Branchinelli risiedeva da tempo a Frosinone insieme alla moglie Martina Santoro e ai figli. La sua carriera nell’Arma era iniziata diversi anni fa e lo aveva portato a ricoprire ruoli di grande responsabilità e prestigio. Dal 2016 al 2020 aveva guidato la Compagnia Carabinieri di Frosinone, lasciando un’impronta indelebile grazie alla sua dedizione e al suo spirito di servizio.
Successivamente, il tenente colonnello era entrato a far parte del Raggruppamento Operativo Speciale (R.O.S.), prima di essere nominato, nel 2021, Capo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Rieti. In ogni incarico, Branchinelli si era distinto per la sua competenza e per il suo profondo senso del dovere.
Il passaggio al Comando Generale a Roma rappresentava per lui una nuova sfida professionale, affrontata con l’entusiasmo e la determinazione che lo avevano sempre contraddistinto. Il tragico incidente sulla via Salaria ha però interrotto bruscamente una carriera brillante e una vita dedicata all’Arma e alla comunità.
Commozione e cordoglio nell’Arma dei Carabinieri
All’interno dell’Arma, Branchinelli era considerato un punto di riferimento, stimato sia per la sua professionalità sia per le doti umane che lo caratterizzavano. In molti lo ricordano per la capacità di instaurare rapporti sinceri e per la dedizione mostrata in ogni ambito del suo lavoro.
Le comunità di Terni, Frosinone e Rieti, città in cui aveva vissuto e lavorato, si sono strette attorno alla famiglia del tenente colonnello, partecipando al dolore per una perdita che lascia un segno profondo. Anche sui social network sono apparsi numerosi messaggi di affetto e di riconoscenza.
Una vita al servizio dello Stato
Il percorso di Matteo Branchinelli nell’Arma dei Carabinieri è stato segnato da numerose tappe significative. Dopo il comando della Compagnia di Frosinone, la sua esperienza si era arricchita con ruoli operativi presso il R.O.S., una delle strutture più delicate dell’Arma per la lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo.
L’incarico di Capo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Rieti aveva rappresentato un ulteriore riconoscimento delle sue capacità e del suo valore. In questa veste, Branchinelli aveva coordinato indagini di grande rilievo e affrontato situazioni complesse con equilibrio e fermezza.
Il recente trasferimento al Comando Generale di Roma testimoniava la fiducia riposta in lui dai vertici dell’Arma, che ne apprezzavano la preparazione e la capacità di affrontare nuove responsabilità. La sua scomparsa lascia un vuoto difficile da colmare non solo nella struttura militare, ma anche tra quanti avevano avuto modo di conoscerlo personalmente.
Reazioni e ricordi nel mondo istituzionale e civile
A poche ore dall’incidente, sono giunti messaggi ufficiali e dichiarazioni da parte di rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali. Il comandante provinciale dei Carabinieri di Rieti ha sottolineato come “Matteo Branchinelli fosse un ufficiale esemplare, stimato da tutti per la sua integrità e la dedizione al servizio”. Anche il sindaco di Frosinone ha espresso pubblicamente il proprio dolore, ricordando come Branchinelli avesse saputo creare un legame forte con la comunità durante gli anni di comando.
La famiglia, profondamente provata, ha ricevuto numerose testimonianze di vicinanza e di partecipazione al lutto da parte di cittadini comuni e colleghi dell’Arma. Nei prossimi giorni saranno comunicati i dettagli delle esequie, che si preannunciano molto partecipate.
