Tiene banco ancora il caso di Cinzia Dal Pino, la donna di Viareggio che, dopo essere stata derubata della sua borsetta, è salita sul suo suv ed ha investito e ucciso il ladro. La donna è accusata di omicidio volontario e al momento si trova agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. La vittima era un algerino senza fissa dimora che si faceva chiamare Said Malkoun, ma secondo quanto emerso, non era il suo vero nome.
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Investito dopo il furto
Nella notte tra l’8 e il 9 settembre l’imprenditrice 65enne ha investito 4 volte e ucciso l’uomo che le aveva rubato la borsa nella serata dell’8 settembre in un parcheggio di Viareggio. Dopo l’arresto e le prime ore in carcere, nell’udienza per la convalida del fermo è stata disposta la detenzione domiciliare con braccialetto elettronico perché, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il gip ritiene che potrebbe reiterare il reato. Durante l’udienza di convalida del fermo per omicidio volontario, questa mattina Cinzia Dal Pino ha reso dichiarazioni spontanee al giudice, ripercorrendo quanto accaduto domenica sera, dalla cena con le amiche all’incontro con l’uomo che le ha portato via la borsa: “Non volevo ucciderlo, ma soltanto fermarlo perché mi aveva scippato la borsa”.
Cinzia Dal Pino ha travolto e ucciso Said Malkoun, 47enne arrivato in Italia irregolarmente e senza fissa dimora. La vittima viene rianimato e portato in codice rosso in ospedale da Croce Verde e dal personale del 118. Ma morirà prima di giungere al Pronto Soccorso. Ma chi era davvero Said?
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