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Elezioni, ha vinto lei! Adesso cambia tutto: l’Europa trema

Catherine Connolly, nuova presidente dell'Irlanda

Catherine Connolly è stata eletta presidente dell’Irlanda, ottenendo una larga maggioranza alle urne. La candidata della sinistra radicale ha superato il 60% delle preferenze, distanziando nettamente la rivale centrista Heather Humphreys, ferma sotto il 20%. La vittoria di Connolly rappresenta un significativo cambiamento nel panorama politico nazionale, scardinando l’attuale assetto dell’establishment di Dublino. Nonostante la natura in gran parte cerimoniale della carica, l’elezione di Connolly segna il passaggio più rilevante nella politica irlandese dal 2011, anno della prima elezione di Michael Higgins.

Le reazioni e la portata della vittoria

I dati delle proiezioni hanno subito confermato l’entità del successo di Catherine Connolly. Heather Humphreys ha riconosciuto la sconfitta e si è congratulata con la nuova presidente, dichiarando: “Congratulazioni, sarà la presidente di tutti”. Un altro candidato centrista, Jim Gavin, ritiratosi dalla competizione per questioni finanziarie, ha raccolto meno del 5% dei voti. La vittoria di Connolly, indipendente dopo l’esperienza nel Labour, evidenzia la profonda insoddisfazione degli elettori verso i partiti tradizionali.

Biografia e percorso di Catherine Connolly

Catherine Connolly, settima di quattordici figli e originaria di Galway, ha alle spalle una vita segnata dall’attivismo e da una forte sensibilità sociale. Orfana di madre dall’età di nove anni, il suo impegno ha radici nell’infanzia, quando iniziò a difendere i diritti di una minoranza rom locale. La sua carriera è stata caratterizzata da esperienze diverse: ex addetta alle pulizie, infermiera in Germania, cameriera d’albergo e atleta. Successivamente, Connolly ha intrapreso gli studi per diventare psicologa e avvocata. È stata sindaca di Galway prima di essere eletta in Parlamento.

Posizioni politiche: neutralità e relazioni internazionali

Connolly si distingue per le sue posizioni critiche verso la NATO, gli Stati Uniti e il riarmo europeo. Ha più volte sostenuto la neutralità militare dell’Irlanda e ha espresso giudizi severi sull’aumento della spesa militare in Europa, paragonando, ad esempio, quella tedesca a quella degli anni Trenta. In Parlamento ha votato contro vari trattati dell’Unione Europea. Nel dibattito sul Medio Oriente, Connolly ha affermato che Hamas “fa parte del tessuto del popolo palestinese”. Ha inoltre criticato l’utilizzo dell’aeroporto di Shannon da parte delle forze armate statunitensi, ritenendolo contrario alla tradizionale neutralità irlandese.

Funzione della presidenza e limiti costituzionali

La carica di presidente della Repubblica irlandese (Uachtarán na hÉireann) è principalmente cerimoniale e i poteri esecutivi sono limitati. Il capo dello Stato, con mandato di sette anni, ha il compito di firmare le leggi approvate dal Parlamento e di garantire il rispetto della Costituzione. Nonostante i poteri ridotti, l’elezione di Connolly assume un valore politico rilevante. Secondo Pat Leahly, caporedattore politico dell’Irish Times, questa rappresenta il “più grande scossone alla politica tradizionale britannica” dalla prima elezione di Michael Higgins. Tuttavia, l’analista Fintan O’Toole sottolinea che la “corona di Connolly è vuota” a causa delle restrizioni istituzionali della carica.

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