
Ragazza di 14 anni ritrovata seminuda a Castel di Sangro: avviate indagini per presunta violenza – Sicurezza e tutela nei grandi eventi destinati ai giovani sono temi che richiedono costante attenzione. Manifestazioni che coinvolgono numerosi adolescenti, come quelle che si svolgono nei centri cittadini, rappresentano occasioni di svago, ma allo stesso tempo espongono a rischi imprevisti. Recentemente, una vicenda avvenuta a Castel di Sangro ha riacceso il dibattito sull’importanza di prevenzione e vigilanza in queste occasioni.

Ragazza di 14 anni ritrovata seminuda a Castel di Sangro: avviate indagini per presunta violenza
Il delicato equilibrio tra divertimento e sicurezza può facilmente essere compromesso, in particolare quando si parla di minorenni. Eventi che iniziano in modo spensierato possono talvolta concludersi con episodi drammatici, portando le comunità a interrogarsi sulle misure adottate per garantire la protezione dei ragazzi. Il caso in questione coinvolge una ragazza di soli 14 anni e ha scosso profondamente l’opinione pubblica locale. L’episodio si è verificato nella notte durante una delle serate del September Fest, un appuntamento annuale che attira giovani da tutta la provincia dell’Aquila. La presenza di tanti adolescenti impone la massima attenzione da parte degli organizzatori e delle autorità, affinché l’evento si svolga in condizioni di piena sicurezza. Tuttavia, nonostante i controlli, è proprio in questi contesti che possono emergere situazioni critiche, come quella che ha coinvolto la giovane.

Ritrovamento e condizioni della giovane
La ragazza è stata rinvenuta alle prime ore del mattino, in stato confusionale e con indosso soltanto pochi abiti, nei pressi di un esercizio commerciale situato vicino al palazzetto dello sport. In quel luogo si stavano ancora smobilitando le strutture della festa. A dare l’allarme sono stati alcuni passanti che, notando la situazione di evidente disagio, hanno prontamente avvisato i soccorsi.
Immediatamente, la giovane è stata affidata alle cure dei sanitari e trasportata al pronto soccorso di Castel di Sangro. Dopo una prima valutazione, i medici hanno disposto il trasferimento in codice rosa presso l’ospedale di Sulmona. Il protocollo del codice rosa viene attivato in presenza di sospetti di violenza o abuso, per garantire assistenza protetta e riservata alle vittime.
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