L’Italia come Valencia: strade come fiumi, auto in mare e salvataggi. Fiumi esondati, strade trasformate in veri e propri torrenti e auto trascinate via dalla forza dell’acqua e del fango. Sono queste le conseguenze di un violento nubifragio che si è abbattuto sulla provincia di Catania nella giornata di ieri, mercoledì 13 novembre. La situazione è drammatica. (Continua a leggere dopo la foto…)
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Nubifragio a Catania
In sole dodici ore sono caduti cinquecento millimetri di pioggia. Un dato allarmante che non può non far pensare alle sorti subite da Valencia. Non sono passate che due settimane dall’inizio dell’incubo vissuto dagli abitanti della città spagnola che hanno dovuto far fronte con il fenomeno meteorologico della DANA. “La quantità di acqua piovuta è pari alle precipitazioni di un anno intero. – ha spiegato il primo cittadino della città di Catania, Enrico Trantino – Se da un lato tiro un sospiro di sollievo per l’assenza di conseguenze sull’incolumità dei cittadini, dall’altro mi sento vicino a chi ha perso case e il frutto di importanti risparmi». (Continua a leggere dopo la foto…)
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Alluvioni in Sicilia, gli avvertimenti della Protezione civile
Il dipartimento della Protezione civile siciliana, mobilitato per i soccorsi, ha evidenziato come «gli ingenti danni a Torre Archirafi», località particolarmente colpita dal nubifragio, siano stati causati «dall’esondazione dei torrenti Babbo e Archi, pesantemente cementificati a valle». Nelle ultime ore 150 vigili del Fuoco sono stati a fianco della popolazione per prestare soccorso alle persone in difficoltà durante l’ondata di maltempo che si è abbattuto sull’area di Catania.
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