
Italia, cosa serve per qualificarsi al mondiale 2026: la situazione – Nove gol, due autogol, rimonte e contro-rimonte. A Debrecen l’Italia ha vissuto una serata che resterà negli archivi non tanto per la qualità del gioco, quanto per la tensione e la posta in palio. Contro Israele è finita 5-4 per gli Azzurri, con il gol decisivo arrivato all’inizio del recupero. Un successo sporco, caotico, ma fondamentale. La Nazionale di Rino Gattuso non è stata brillante né particolarmente solida. L’attacco ha faticato a costruire occasioni limpide, la difesa si è concessa disattenzioni gravi, ma alla fine contava solo una cosa: conquistare tre punti vitali per restare in corsa verso il Mondiale 2026.

Italia, cosa serve per qualificarsi al mondiale 2026: la situazione
Un pareggio o, peggio, una sconfitta avrebbero complicato in modo quasi irreversibile il cammino dell’Italia. La Norvegia continua a dominare il Girone I e il duello diretto con Israele era diventato uno spareggio per il secondo posto. Con questa vittoria, gli Azzurri salgono a 9 punti, gli stessi degli israeliani, ma con una partita in meno da disputare.
Il vantaggio non è solo aritmetico: anche la differenza reti sorride all’Italia (+5 contro +4), dettaglio che potrebbe rivelarsi decisivo in caso di arrivo a pari punti. In altre parole, il successo di Debrecen ha rimesso gli Azzurri in carreggiata, restituendo margini di manovra a una classifica che rischiava di ingarbugliarsi.

Spareggi più vicini
I tre punti conquistati non significano ancora qualificazione, ma garantiscono un certo margine sul secondo posto che vale i play-off. L’Italia, dopo due assenze consecutive dai Mondiali, sa di non potersi permettere passi falsi. La vittoria contro Israele restituisce fiducia e un minimo di serenità in vista delle prossime gare, che diventeranno decisive per consolidare la posizione. Il discorso primo posto resta complesso. La Norvegia ha un ruolino di marcia immacolato, non ha ancora perso e guida il girone con autorevolezza. Per pensare a una qualificazione diretta servirebbe un loro passo falso. L’ultima partita del girone, proprio contro la Norvegia, potrebbe diventare uno scontro decisivo, ma fino a quel momento gli Azzurri dovranno arrivarci senza più sbavature.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva