
La Valle Maira, immersa nel buio delle prime ore del 13 novembre, è stata improvvisamente scossa da un terremoto che ha interrotto il silenzio della provincia di Cuneo. La scossa, avvertita intorno alle 02:36, ha sorpreso i residenti nel sonno. In molti hanno riferito di essere stati svegliati da un rumore improvviso, simile a un boato, seguito da un movimento secco e deciso che ha attraversato le abitazioni.
Le finestre hanno tremato e i letti sono stati scossi per pochi secondi. Chi dormiva profondamente ha percepito il brusco cambiamento nell’aria, aprendo gli occhi con un senso di inquietudine e cercando subito di capire l’origine del fenomeno. Il timore di una scossa più forte ha spinto numerose persone ad alzarsi e a controllare la situazione all’interno e all’esterno delle proprie abitazioni.
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Il rimbombo che ha terrorizzato gli abitanti
Oltre al boato iniziale, diversi testimoni hanno descritto un rimbombo profondo, simile a un tuono sotterraneo. Il fenomeno si è diffuso rapidamente dai versanti più interni della valle fino ai centri abitati principali, lasciando una traccia di ansia tra chi lo ha vissuto in prima persona.
La scossa, sebbene di breve durata, ha lasciato una forte impressione sulla popolazione locale, specialmente per l’effetto acustico che ha accompagnato il movimento della terra. Al risveglio, molti hanno raccontato la notte agitata, scambiandosi testimonianze e cercando rassicurazioni sugli sviluppi della situazione.
Magnitudo e localizzazione della scossa
Secondo i dati forniti dalla Sala Sismica INGV-Roma, il terremoto ha raggiunto una magnitudo 2.6 sulla scala Richter. L’epicentro è stato individuato a soli 2 chilometri da San Damiano Macra, un piccolo comune incastonato tra le montagne della valle. Questo dato è stato confermato dalle rilevazioni strumentali e ha permesso di circoscrivere con precisione l’area maggiormente interessata dal sisma.
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