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Jesto, il fratello rivela le cause della morte: e quella frecciatina a Fedez

Jesto, il fratello rivela le cause della morte: e quella frecciatina a Fedez – Un lutto improvviso ha colpito il mondo del rap italiano: Jesto, all’anagrafe Justin Rosati, è morto all’età di 41 anni per un infarto mentre si trovava al ristorante. A confermare la tragica notizia è stato il fratello Taiyo “Hyst” Yamanouchi, che ha scelto di raccontare tutto in un lungo post su Instagram, nel tentativo di fermare il dilagare di speculazioni e versioni non verificate. «Un colpo al cuore, del tutto inaspettato», ha scritto Hyst, chiarendo che Jesto, oltre ad essere in perfetta forma fisica, conduceva uno stile di vita sano, attento all’alimentazione, immerso nella lettura e nel lavoro creativo. Non c’erano segnali, né campanelli d’allarme, solo un silenzio improvviso che ha lasciato tutti senza parole.

Un dolore che chiede rispetto

Nel suo messaggio social, Taiyo ha scelto di essere diretto, senza fronzoli né retorica: «Vorrei evitare speculazioni. La causa della morte è stata un colpo al cuore, totalmente imprevedibile, soprattutto considerando la cura con cui viveva. Era pienamente attivo, lanciato verso nuovi progetti meravigliosi». Hyst ha spiegato anche i motivi del silenzio iniziale: «Ho tardato a rendere pubblica la notizia perché volevo essere certo delle informazioni. Purtroppo, sulla base di voci non confermate dalla famiglia, altri hanno ritenuto di poter anticipare la comunicazione. Alcuni, addirittura, hanno aggiunto dettagli non veritieri». Parole che pesano, soprattutto in un momento in cui il dolore dovrebbe venire prima della visibilità.

La frecciata a Fedez: “Non serviva essere il primo”

Non manca, nel messaggio, una stoccata a Fedez, colpevole, secondo Hystm di aver annunciato pubblicamente la morte dell’amico prima ancora della famiglia. Un comportamento giudicato irrispettoso, anche se accompagnato da toni affettuosi: «Pur tenendo conto del tono rispettoso dell’esternazione, so che non c’era bisogno di essere il primo a tutti i costi», ha scritto Hyst, aggiungendo: «Chiunque poteva vedere che non era stata ancora diffusa una comunicazione ufficiale. Altri hanno rilanciato, inventando collegamenti surreali. Vi prego: tenete conto solo di ciò che arriva da me, in accordo con i suoi veri amici e collaboratori». Parole ferme, pronunciate non per polemica ma per proteggere la memoria di un artista amato e di un uomo riservato.

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