Kata scomparsa indagini. Proseguono le indagini sulla scomparsa della piccola Kata. La bimba di appena cinque anni non è stata ancora trovata. Più passano i giorni e più le speranze dei familiari della bambina diminuiscono. Nel frattempo dalle indagini spunta una nuova pista. (Continua…)
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La scomparsa di Kata
Kata è una bambina di appena 5 anni scomparsa lo scorso 10 giugno dall’ex Hotel Astor nel quartiere Novoli, a Firenze. Quando è scomparsa, la bambina era sotto la tutela di uno zio, che si è distratto un attimo e non l’ha più trovata. La piccola viveva nell’immobile occupato durante la pandemia da un centinaio di persone. Dopo la denuncia della scomparsa sono iniziate immediatamente le ricerche, che ad oggi non hanno ancora dato esito positivo. Dietro la scomparsa di Kata ci sono varie piste, addirittura una porta al racket sugli alloggi abusivi. La polizia, però, crede che si sia potuto trattare anche di una vendetta trasversale. Poco prima, infatti, la famiglia della bambina aveva avuto una discussione con un’altra famiglia per l’occupazione abusiva di una stanza. (Continua…)
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Kata scomparsa, emerge una nuova pista dalle indagini
Proseguono le indagini sulla scomparsa della piccola Kata. La vicenda ad oggi resta avvolta nel mistero. Non c’è ancora nessuno iscritto nel registro degli indagati. Nonostante le numerose telecamere di sorveglianza, non si sa chi ha portato via la piccola dall’ex Hotel Astor. Nel frattempo, però, emerge una nuova pista. Stando agli inquirenti, Kata sarebbe stata portata in Perù, paese d’origini dei genitori. (Continua…)
La pista Perù
La nuova pista sarebbe emersa durante un interrogatorio avvenuto negli ultimi giorni. Gli inquirenti, però, restano perplessi. Gli interrogativi, invece, sono molteplici. Da quale aeroporto sarebbero partiti i rapitori? Con quale mezzo hanno raggiunto lo scalo? E soprattutto, perché proprio il Perù? Dietro questo gesto, come abbiamo detto, potrebbe nascondersi una terribile vendetta trasversale nei confronti dello zio o del padre di Kata. I rapitori sarebbero anche loro peruviani e adesso vorrebbero fare un passo indietro, restituendo la piccola, ma senza dover pagare dazio.