La verifica che smentisce tutto: nessuna traccia nei registri
Nonostante l’eco della notizia, una semplice verifica ha sollevato seri dubbi sull’autenticità della segnalazione. Come riportato da diversi utenti nei commenti sotto al tweet virale, cercando direttamente sul sito ufficiale americano dei detenuti, inserendo il nome Khaby Lame, non risulta alcun arresto registrato. Questo elemento ha portato molti a ipotizzare che si tratti di una bufala, forse architettata per guadagnare visibilità sfruttando la notorietà del creator. Anche lo screen condiviso potrebbe essere stato manipolato, come spesso accade in casi di disinformazione virale.

Possibile fermo temporaneo? L’ipotesi della custodia
Un’altra teoria circolata nelle ultime ore – tra le più moderate – suggerisce che Khaby possa essere stato fermato momentaneamente per accertamenti legati al suo visto, senza che questo abbia comportato un arresto formale. In questo caso, l’eventuale detenzione sarebbe stata di breve durata, e la situazione si sarebbe già risolta. Ma anche su questo fronte, nessuna fonte ufficiale o comunicato da parte del team di Khaby è ancora arrivato, né sono stati pubblicati aggiornamenti sui suoi canali social, che restano silenziosi al momento.

Niente panico: il caso sembra rientrato
Nonostante il clamore e il comprensibile allarme tra i follower, la situazione appare – ad oggi – più vicina a una fake news che a un vero caso giudiziario. L’assenza di riscontri ufficiali, unita alla mancanza di prove verificabili, lascia pensare che Khaby Lame non sia mai stato arrestato. Resta l’attesa per un segnale dal diretto interessato, che potrebbe arrivare a breve con un post o una storia Instagram per rassicurare i fan. Fino ad allora, è bene evitare di diffondere ulteriormente voci non confermate, soprattutto quando si tratta di figure pubbliche amate da milioni di persone in tutto il mondo. La lezione? Anche in era social, verificare le fonti è fondamentale, prima che un semplice tweet si trasformi in un caso globale.