
A Pechino si è svolta una parata militare in occasione dell’80° anniversario della vittoria sul Giappone e della conclusione della Seconda Guerra Mondiale. Tra gli ospiti d’onore, il presidente cinese Xi Jinping, insieme ai leader di Russia e Corea del Nord, ha assistito alla sfilata di nuovi missili balistici nucleari, droni marini e sistemi di difesa spaziale, provocando inquietudine a livello internazionale per la presentazione di alcune armi mai mostrate prima.
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Xi mostra i muscoli alla parata di Pechino
Negli ultimi anni, la ricerca militare cinese si è concentrata su sistemi d’arma avanzati, in particolare sulle tecnologie basate su impulsi elettromagnetici. Secondo un’inchiesta pubblicata da Reuters, la Cina ha sviluppato sofisticati strumenti come cannoni laser e sistemi a microonde ad alta potenza (HPM), concepiti per neutralizzare minacce come droni e missili. Questi dispositivi costituiscono il fulcro della cosiddetta guerra elettromagnetica, una nuova dimensione del conflitto moderno.
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L’Hurricane 3000: la nuova frontiera della guerra tecnologica
Uno dei modelli più discussi è l’Hurricane 3000, veicolo equipaggiato con un’enorme antenna capace di compromettere interi sciami di droni in un raggio d’azione di ben tremila metri. La progettazione di questi sistemi ha richiesto la collaborazione di centri di ricerca specializzati in tecnologie nucleari, con l’obiettivo di ricreare l’effetto paralizzante di una detonazione nucleare, ma senza ricorrere a ordigni atomici. Oltre all’impiego difensivo, queste armi elettromagnetiche vengono considerate anche per operazioni offensive, puntando a disabilitare le reti di comunicazione e i centri di comando avversari.
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