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L’ospite silenzioso che può portare al cancro: a cosa fare attenzione

Diagnosi precoce: il ruolo fondamentale

La diagnosi dell’Helicobacter pylori, così si chiama questo betterio, è il primo passo verso la prevenzione del cancro gastrico. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato il batterio come carcinogeno di classe I, sottolineando la necessità di intervento tempestivo. Secondo il Dott. Moioli: “L’eradicazione del batterio, quando effettuata prima dello sviluppo di lesioni avanzate, è associata a una riduzione significativa del rischio di adenocarcinoma gastrico. Tuttavia, una volta instaurate metaplasia o displasia avanzata, il rischio di progressione può persistere anche dopo l’eradicazione” (Libero).

Gli strumenti diagnostici sono sia non invasivi che invasivi. Tra i test non invasivi, l’Urea Breath Test è considerato il metodo di scelta per diagnosi e conferma dell’eradicazione, mentre la ricerca dell’antigene nelle feci rappresenta un’alternativa pratica ed economica per il follow-up. Nei casi che richiedono maggiore certezza, la biopsia gastrica eseguita durante la gastroscopia permette l’identificazione diretta del batterio nella mucosa.

Helicobacter pylori: terapia e strategie di eradicazione

Una volta confermata l’infezione, l’eradication therapy diventa fondamentale. Le linee guida moderne raccomandano terapie combinate per contrastare la crescente resistenza agli antibiotici: trattamenti di 10-15 giorni che uniscono antibiotici e inibitori di pompa gastrica. Come precisa il Dott. Moioli: “Successivamente si procede alla conferma dell’eradicazione che è obbligatoria e va eseguita almeno 4 settimane dopo il termine della terapia e sospendendo gli inibitori di pompa gastrica due settimane prima” (Libero).

Il percorso di cura non si esaurisce con la terapia iniziale: il monitoraggio post-trattamento è essenziale per assicurare la completa rimozione del batterio e prevenire la progressione verso lesioni precancerose. La combinazione di diagnosi precoce, trattamento efficace e follow-up regolare rappresenta la strategia più sicura per ridurre il rischio di sviluppare un adenocarcinoma gastrico, una minaccia silenziosa ma concreta per chi convive con Helicobacter pylori.

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