Sammy Basso, la famiglia ha deciso di donare il corpo alla scienza: lui continuerà così a dare il suo contributo
La collaborazione tra Sammy Basso e la Progeria Research Foundation proseguirà attraverso le analisi di un gruppo di ricerca misto fra l’Università di Padova e il centro di Boston. Gli esperti studieranno proprio il corpo di Sammy Basso, che sin da ragazzino aveva aderito ad un programma di studi clinici sulla progeria. Anche dopo la morte, il 28enne continuerà a dare il suo contributo alla scienza. E la sua generosità verso gli altri ha impressionato e continua a commuovere tanti. Monsignor Giuliano Brugnotto, il vescovo di Vicenza, appresa la notizia della scomparsa ha dichiarato: «È stato un autentico testimone del gusto e della possibilità di vivere anche dentro condizioni di fragilità e di malattia. Mi ha sempre molto colpito che portasse al collo un tau: testimoniava in modo semplice la sua fede». (continua a leggere dopo le foto)
L’intitolazione del campus nel Centro Studi di Bassano del Grappa
Questa settimana i consigli degli istituti Einaudi, Remondini e Scotton e del liceo scientifico Da Ponte, frequentato dal ragazzo, si riuniranno per deliberare l’intitolazione del campus nel Centro Studi di Bassano del Grappa. «La scuola sa essere riconoscente verso chi le è stato accanto e sa valorizzare il merito e il buon esempio come nel caso di Sammy», ha spiegato Marco Bussetti, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, ricordandolo come «alunno, insegnante, ricercatore».