
In questi giorni, tra i corridoi e le stanze di un partito ormai sull’orlo della crisi, si respira un’atmosfera di malessere e inquietudine. Voci sussurrate, sguardi bassi, silenzi carichi di significati: qualcosa di profondo sta cambiando, mentre l’aria si fa pesante e il senso di appartenenza sembra vacillare sotto il peso delle tensioni interne.


Il malcontento serpeggia e cresce, alimentato da contrasti mai davvero sopiti e da indagini che gettano ombre lunghe sulle fondamenta stesse della leadership. L’eco di decisioni irrevocabili si avverte sempre più forte, come un presagio di quello che sta per accadere. (Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva…)