Nuovo capitolo nel caso di Liliana Resinovich, la 63enne scomparsa a Trieste il 14 dicembre 2021 e ritrovata morta tre settimane dopo nei giardini dell’ex Opp. Al centro delle polemiche torna la GoPro del marito, Sebastiano Visintin, indagato per la vicenda. L’uomo, ospite di Porta a Porta, ha negato di aver cancellato i file della videocamera, ma le sue parole hanno scatenato la dura replica del fratello di Liliana, Sergio Resinovich, che chiede verità e chiarezza.
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Visintin in tv: “Non ho cancellato nulla”
Durante la trasmissione di Rai 1, Visintin ha affrontato le accuse legate alla presunta formattazione della GoPro. «Che senso ha mantenere i file nella videocamera se poi sposto tutto sull’hard disk?», ha dichiarato. Secondo la sua versione, i contenuti sarebbero stati regolarmente archiviati e gli hard disk consegnati agli inquirenti. L’uomo ha anche definito la notizia della cancellazione del 13 giugno 2023 «l’ennesimo buco nell’acqua del gruppo Penelope», l’associazione che supporta la famiglia della vittima.
La replica del fratello Sergio: “Chi ha cancellato i file?”
Alle parole di Visintin ha risposto il fratello di Liliana, Sergio, che ha commentato l’intervento televisivo con toni duri. «Non potevo crederci, ho trovato quell’ospitata da brividi», ha dichiarato a Fanpage.it. «La Polizia postale si è espressa chiaramente: la memoria della GoPro è stata cancellata. Se non è stato Sebastiano, allora chi è stato?».
Sergio ha ricordato anche un episodio precedente: «Non dimentichiamoci che lui chiese a un amico di nascondere alcuni dispositivi elettronici. Questo dimostra che non tutto fu immediatamente controllato».
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