Liliana Resinovich, svolta nel caso: ritrovate email choc – La famiglia di Liliana Resinovich non accetta l’archiviazione del caso, ritenendo che la donna non si sia affatto suicidata. Troppe le zone d’ombra, i nodi non ancora sciolti. Parenti e amici della vittima ribadiscono la necessità di proseguire le indagini per avere delle immediate risposte. L’avvocato della famiglia di Liliana Resinovich è intervenuto ai microfoni di “Chi l’ha visto?” nella serata di ieri, mercoledì 7 giugno. È di queste ore un’importante notizia, che potrebbe significare molto per le indagini: ci sarebbero delle caselle mail mai viste.
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Liliana Resinovich, svolta nel caso: ci sono caselle mail mai viste
“Tra le varie cose che abbiamo indicato al giudice ci sono degli account di posta elettronica che sono stati ritrovati, ma mai ispezionati, e una posta elettronica può contenere di tutto”, ha rivelato l’avvocato del fratello di Liliana Resinovich dopo il rinvio della decisione sull’archiviazione del caso da parte del Gip che si è riservato la scelta nell’ultima udienza al Tribunale di Trieste. La donna, lo ricordiamo, è stata trovata senza vita in circostanze mai chiarite del tutto nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni il 5 gennaio del 2022 dopo una denuncia di scomparsa da parte del marito nel dicembre del 2021. (continua a leggere dopo le foto)
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L’avvocato Gentile: “Un indirizzo mail può contenere di tutto, biglietti, foto e altro…”
“Siamo partiti dalla medicina legale perché ci sono lesioni sul corpo di Liliana che ci dicono che bisogna approfondire”, ha dichiarato l’avvocato Nicodemo Gentile. La famiglia, secondo quanto riferisce «Fanpage», avrebbe portato agli inquirenti anche delle perizie informatiche che indicano la presenza di account di posta elettronica di Liliana Resinovich sul telefono della vittima, che non sono stati mai analizzati. Sarebbero quattro account in tutto, mai presi in considerazione né analizzati. “Un indirizzo email può contenere di tutto, biglietti, foto e altro, non è un elemento secondario”, ha ricordato l’avvocato. (continua a leggere dopo le foto)
Liliana Resinovich, i familiari si oppongono all’archiviazione
I tre familiari lesi, il fratello Sergio, la nipote Veronica e il marito, si oppongono all’archiviazione del caso per suicidio. Ciascuno chiede di continuare le indagini per scoprire la verità. “Spero che i magistrati portino avanti le indagini per scoprire cosa sia successo a mia sorella, una donna tranquilla e ormai in pensione”, ha dichiarato il fratello Sergio. “Trovo inverosimile il suicidio, soprattutto perché non ci ha lasciato alcun messaggio”, ha affermato la nipote.