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Luigia Borrelli, uccisa con un trapano: arriva la svolta nel caso dopo 29 anni

Carabinieri, riaperto il caso di omicidio di Luigia Borrelli

Indagato un carrozziere di 60 anni

Questa mattina, gli investigatori della squadra mobile e della guardia di finanza, sotto la coordinazione del sostituto procuratore Patrizia Petruzziello, hanno eseguito un’ordinanza di perquisizione nei confronti di un uomo di 60 anni di Genova, impiegato presso una carrozzeria. Si tratta, secondo quanto riportato dall’Ansa, di una persona con problemi di dipendenza dal gioco d’azzardo con diversi debiti accumulati.

Diversi elementi hanno indirizzato gli investigatori verso un uomo di 60 anni, tra cui le tracce di DNA lasciate sulla scena del crimine. Secondo quanto riportato da il “Corriere della Sera”,  la pm Patrizia Petruzziello, che coordina la squadra mobile genovese, ha inviato l’arma del delitto, il trapano, al gabinetto della polizia scientifica di Roma. 

Gli esperti avrebbero quindi estrapolato altro Dna dai reperti che erano già stati presi all’epoca, con più marcatori, per avere a disposizione un quadro più completo. In questo modo, gli investigatori sono arrivati al carrozziere che oggi si trova iscritto nel registro degli indagati. L’ipotesi, che sarà ora da dimostrare, è che l’uomo possa essere colpevole del tragico “delitto del trapano”. Il 60enne potrebbe aver ucciso Borrelli dopo un rapporto portandole via il portafoglio con l’incasso della giornata ed è quindi indagato per omicidio e rapina.

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